Teramo, ‘I ricordi di un borgo’: una raccolta di foto per raccontare Miano

mianoTeramo. Miano si racconta attraverso le fotografie d’epoca e lo fa alla Banca di Teramo. Sarà presentato, infatti, mercoledì, alle ore 18, nella Sala “Carino Gambacorta”, il volume “I ricordi di un borgo. Le foto raccontano Miano”.

Il volume, edito dalla casa editrice Palumbi, è stato realizzato dall’Associazione “Gli Amici” di Miano ed è una raccolta di “vecchie foto e ricordi dolci che si caricano a volte di una punta d’amaro”, come scrive nella prefazione il curatore Antonio Grazietti. Alla presentazione, oltre a Grazietti, interverranno il vice presidente Vicario della Banca di Teramo, Aladino De Paulis, ed il critico letterario Simone Gambacorta.

A firmare le note introduttive del libro sono stati il Governatore della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, il presidente della Provincia di Teramo, Valter Catarra, e il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi.

“Tra i ritmi frenetici della modernità” scrive Chiodi “è quanto mai salutare immergersi nella pacata lentezza del tempo di ieri; riscoprire riti e tradizioni; ammirare gesti ormai sconosciuti; rinnovare sentimenti e riassaporare gusti perduti”.

Catarra ritiene, invece, che “non tramandare il proprio bagaglio di storia e tradizioni, per un nucleo storico, un borgo, una piccola frazione, che logicamente ricade al di fuori del principali circuiti turistici, equivale a condannare la stessa a degrado, spopolamento e abbandono. Il progetto di libro fotografico va nella direzione esattamente opposta, ossia quella di contribuire a salvaguardare, conservare e rivitalizzare i luoghi del nostro passato, per svelarne pienamente la forza attrattiva e il potente fascino evocativo”.

Per Maurizio Brucchi, infine, questo libro “ha il pregio di superare confini fisici e immateriali. I primi sono quelli che una realtà territoriale circoscritta ha naturalmente insiti nel proprio territorio, i secondi sono quelli che appartengono alla sfera personale, che ciascuno di noi racchiude come scrigno inossidabile. Grazie al libro, tali confini vengono varcati”.

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