Teramo. La Funzione Pubblica della Cgil Teramo proclama lo stato di agitazione dei lavoratori della pediatria di Teramo e promette azioni forti nel caso in cui la Asl non interverrà immediatamente per sanare le gravi condizioni in cui lavorano. Ad annunciarlo, in una nota, è la stessa organizzazione sindacale, la quale spiega in due righe qual è il nocciolo del problema: se si assicurano i servizi ai cittadini, gli operatori non possono andare in ferie e viceversa.
“I lavoratori” si legge ancora nella nota “hanno già rinunciato a prendersi le ferie nel mese di giugno, ma l’assistenza sanitaria non si può reggere sulla buona volontà dei dipendenti e il riposo è indispensabile per poter garantire servizi efficaci e qualitativamente elevati. Da gennaio 2012 si lavora con 4 infermieri in meno perché andati in pensione e la direzione sanitaria di Teramo ha sostituito solo due dei quattro infermieri”.
Ad aggravare la situazione della carenza di organico e dei pesanti carichi di lavoro, intervengono poi altri elementi. Anzitutto, tre infermiere sono fuori turno per prescrizioni mediche e part-time. È impossibile, inoltre, gestire con due infermieri l’allocazione, in due diverse ali del presidio teramano, della pediatria e della neonatologia e gli operatori devono gestire anche l’ambulatorio di pronto soccorso pediatrico per 24 ore al giorno. Da quando hanno chiuso la pediatria di Giulianova i nati sono passati da una media di 750 ogni anno a 1050 e, visto che nel presidio della Val Vibrata il servizio pediatrico non prevede la presenza del pediatra di notte, tutti i ricoveri sono dirottati verso Teramo. Infine, la pediatria deve obbligatoriamente accogliere tutti i bambini anche quelli che provengono da altri reparti (ortopedia e chirurgie…).
“Tutto questo carico di lavoro” aggiunge la Cgil “è gestito da 24 unità tra infermieri, operatori socio-sanitari, puericultrici e la caposala: numero troppo esiguo per garantire che i turni siano rispettosi delle norme vigenti. Gli operatori socio-sanitari vengono messi in turno e ciò è vietato dalle legge. È chiaro che la situazione non regge più. Il periodo invernale è stato drammatico, il periodo luglio-agosto si preannuncia ingestibile”.
La Fp Cgil di Teramo, dunque, chiede che vengano destinati due infermieri per il periodo ordinario e 5 infermieri per gestire il periodo estivo e nei prossimi giorni coinvolgerà il Prefetto di Teramo. “E’ grave” conclude “che la direzione sanitaria di presidio conceda a qualcuno di andare in ferie per un mese di fila e altri devono fare turni massacranti per avere solo di qualche giorno. Grave è che parte della Asl di Teramo sta esplodendo per la carenza di personale o per una gestione ì non funzionale e che, invece, di porre le basi per un tavolo di confronto sulle necessità e sui carichi di lavoro, si debba ricorrere allo stato di agitazione e, quindi, al Prefetto di Teramo”.