La figura di Lino Zani è il maestro di sci e alpinista che ha conosciuto il grande Papa polacco in una veste piuttosto singolare, con giacca a vento e scarponi da sci ai piedi, è un uomo come noi, è un semplice uomo innamorato della montagna e della bellezza della natura. Egli ha accompagnato Karol Wojtyla ad ammirare le meraviglie ad alta quota per ben ventuno anni, nelle poche vacanze (ufficiali e non) che il Santo Padre ogni tanto si concedeva per ritemprarsi. Si sono conosciuti quando Zani aveva 27 anni e gestiva assieme alla famiglia il rifugio d’alta montagna della Lobbia Alta, sul ghiacciaio dell’Adamello. Lì, durante la Grande Guerra, gli alpini combatterono terribili battaglie e sempre lì, subito dopo la fine della Prima Guerra mondiale, venne fondata la scuola estiva di sci più vecchia al mondo. “Per molti anni e per molti mesi all’anno – racconta Zani con l’essenzialità e i modi diretti degli uomini di montagna – quel luogo è stato il mio habitat naturale. E in quel luogo ho fatto l’incontro che mi ha cambiato la vita per sempre”. Lino Zani si è affidato alla prestigiosa penna di Marilù Simoneschi, giornalista e collaboratrice dei più diffusi settimanali italiani e programmi televisivi. Insieme hanno raccontato vent’anni di legame straordinario.