Giulianova. L’Università degli Studi di Teramo organizza, per mercoledì 16 maggio, ore 17.30, nella sede del Corso in Scienze del turismo culturale e dello sport, Palazzo Gualandi, Giulianova Alta, un seminario sul tema “Cicloturismo e Via Verde: un’occasione che l’Abruzzo non deve perdere”. Relatore l’architetto Raffaele Di Marcello, esperto di pianificazione territoriale, del Coordinamento Ciclabili Abruzzo Teramano, coordinamento di circa 60 associazioni che, da anni, si batte per favorire l’uso della bicicletta sia per gli spostamenti quotidiani che per il turismo ed il tempo libero.
Di Marcello, tra l’altro dottorando di ricerca sempre presso l’Università di Teramo, parlerà di turismo lento e, in particolare, di turismo in bicicletta, evidenziando le potenzialità del territorio abruzzese con particolare riferimento a quello che viene chiamato “il corridoio verde adriatico”, itinerario ciclistico che unisce Ravenna a Santa Maria di Leuca (Ramo n. 6 di Bicitalia).
Parteciperanno al dibattito Enzo Di Salvatore, docente di Diritto Costituzionale ed esperto di materie ambientali, Fabio Celommi, presidente del Comitato per la difesa della Riserva del Borsacchio, e Fabiano Di Berardino, dell’associazione Zona 22 di San Vito Chietino.
Viste le tematiche e i partecipanti si parlerà sicuramente anche della Riserva del Borsacchio e del Parco Nazionale della Costa Teatina, due aree protette (una esistente e, da poco, riperimetrata dalla Regione Abruzzo e l’altra non ancora costituita ma richiesta a gran voce da associazioni e singoli) e del recupero dell’ex tracciato ferroviario della zona frentana.
Un’occasione, comunque, per fare il punto su un modo diverso di fare turismo, scoperto anche dalla Regione Abruzzo che, qualche giorno fa, ha presentato a Pescara una guida destinata ai ciclo turisti, che verrà diffusa nei principali appuntamenti fieristici europei che si occupano di turismo.
Non bisogna dimenticare che in altri Paesi europei e in alcune zone italiane il turismo in bicicletta muove un’economia di milioni di euro e, in un periodo come quello attuale, dove le risorse per investimenti infrastrutturali sono sempre meno, adottare delle strategie di valorizzazione del territorio che siano rispettose di ambiente, paesaggio e tradizioni, può essere la ricetta per uscire dal tunnel della crisi.
L’incontro è stato organizzato da Attilio Falchi, docente del corso di Sistemi ed elaborazioni delle informazioni, che modererà gli interventi.