Giulianova. Un’orma di dinosauro della lunghezza di circa 30 centimetri è stata scoperta da Dante Di Pompeo, paleontologo autodidatta di Giulianova. in una zona quasi inaccessibile del bacino portuale di Giulianova.
“Non credevo ai miei occhi quando l’ho intravista tra le rocce che sono adagiate all’interno del molo sud ed e’ stata un’impresa anche riuscire a fotografarla in quanto ho dovuto muovermi in una situazione di estrema precarietà – ha detto l’esperto.
Secondo Di Pompeo, l’orma del dinosauro risalirebbe a cento milioni di anni fa: “Un inatteso colpo di fortuna, accompagnato da una dose di intuito mi ha consentito di coronare un sogno che inseguivo con la fantasia da anni”.
Da una ricostruzione legata alla memoria dei luoghi, la roccia calcarea (di colore chiaro con provenienza dalle profondità delle acque dolci dei laghi e dei fiumi) dovrebbe essere originaria della Riserva Naturale del Furlo (provincia di Pesaro-Urbino) quando la zona, prima di essere protetta, forniva rocce per la realizzazione di opere marittime. Come appunto accadde a Giulianova, in ambito portuale, diversi anni fa.
Per quanto riguarda la pietra che ospita l’interessantissima scoperta, Dante Di Pompeo lancia una proposta: “Le Autorita’ locali che hanno a cuore gli interessi giuliesi dovrebbero avviare immediatamente il recupero dell’ammasso roccioso in modo da poterlo esporre in Città contribuendo in tal modo anche allo sviluppo turistico di Giulianova. Da tener presente – aggiunge Dante Di Pompeo – che la zona dove ho rinvenuto l’orma a breve potrebbe finire sotto il livello del mare e quindi non più accessibile. Dopo l’ennesimo ritrovamento, possiamo definire il bacino portuale come un vero e proprio museo di paleontologia all’aperto”.
Lo stesso Di Pompeo ricorda come al molo nord siano stati scoperti dei grandi calchi di “Pecten Jacobaeus” (volgarmente nota come capasanta) risalenti ad oltre sessanta milioni di anni fa.
Un’altra scoperta, sempre in territorio di Giulianova, Dante Di Pompeo la realizzo’ diversi anni or sono quando rinvenne una “Capra Hircus” pietrificata da cento milioni di anni”.