La cupola, a partire dalla serata di domani, tornerà ad illuminarsi. Passa alla seconda fase, infatti, il progetto illuminotecnico “Valorizzare con la luce: il Duomo di San Flaviano”, iniziato nel novembre 2015 grazie alla progettazione gratuita di Italia Nostra onlus sezione di Giulianova e il pieno sostegno della Fondazione Tercas.
Proprio la fondazione ha rinnovato il suo impegno anche quest’anno, permettendo di arricchire la base della cupola con ulteriori lampade. Inoltre, Italia Nostra illuminerà la cupola di azzurro, facendo la suggestiva ipotesi dello storico Vincenzo Bindi: le tegole del Duomo erano un tempo composte di maioliche smaltate di blu.
L’operazione è peraltro finalizzata ad arricchire i solenni festeggiamenti patronali della Madonna dello Splendore che da secoli scandiscono la vita di Giulianova. I tecnici coinvolti sono Sirio Maria Pomante, storico dell’arte e direttore tecnico-scientifico del Polo Museale Civico di Giulianova, gli architetti Archimede Melchiorre, presidente della sezione, l’ingegnere Augusto Corneli e l’architetto Alessandro Tursi, con la collaborazione della ditta Di Silvestro Illuminazione.
L’evento di accensione della prima parte dell’impianto illuminotecnico del Duomo di San Flaviano c’è stato il 21 novembre 2015, con uno spettacolo inedito di “Light mapping” curato dalla Scuola di Architettura e Design “Eduardo Vittoria” dell’Università degli Studi di Camerino con il team diretto e coordinato dal professor Daniele Rossi e composto da Angela Marchesani, Graziano Enzo Marchesani e Marco Rosa.
Il progetto, presentato nell’ambito del Bando della Fondazione Tercas, nasce dal desiderio di porre in piedi una sorta di progetto pilota, un intervento qualificato che possa rivelarsi come modello per le prossime scelte che interesseranno il centro storico e il patrimonio culturale.