La piazza del paese, facente parte del Club dei Borghi più belli d’Italia, era gremita fin dalla mattina in attesa della “corsa” della quadriglia di portatori, privilegio che si acquisisce tramite asta pubblica sotto l’occhio vigile dei deputati organizzatori della festa. Dalla salita di San Rocco la statua della Madonna, vestita a lutto e portata in spalla, si è incamminata verso la piazza dove era in attesa la statua del Cristo Risorto, quando i portatori hanno intravisto il Cristo hanno dato inizio alla “volata”, una corsa sempre più veloce che attraversa tutta la piazza tra lo scoppio di mortaretti e petardi, nel frattempo viene tolto il mantello nero della Madonna per farla così riapparire nella sua consueta veste celeste e sulla mano destra invece del fazzoletto da lutto appare una rosa.
Alla ricorrenza hanno partecipato con venerazione le due confraternite, le autorità locali, il sindaco Terenzio Di Censo e tutta la cittadinanza. La Madonna per gli introdacquesi non “scappa”, come nella manifestazione della vicina Sulmona, ma “vola”: la corsa vista da lontano fa sembrare la statua fluttuante sopra le teste dei presenti.
Oggi, in modo particolare, gli ombrelli aperti a causa della pioggia hanno reso ancora più spettacolare questo “volo” denso di suggestione e partecipazione. Secondo la cultura popolare la caduta della statua durante la volata rappresenterebbe una nefasta predizione. Rovinose furono le cadute del 1953, 1981 e 2004 dove la statua rimase anche danneggiata.
L’edizione 2017 della Madonna che Véle fortunatamente si è svolta in modo impeccabile per la gioia degli introdacquesi e dei tanti presenti accorsi in quella che viene considerata una delle tradizioni più affascinanti dell’intera Conca Peligna.
foto Ansa