Oltre alla validità della proposta formativa, ad oggi attuabile agli Istituti agrari di Teramo, di Avezzano e di Scerni, mi preme sottolineare la rilevanza del messaggio che viene lanciato ai giovani studenti degli Istituti agrari che è quello di puntare sulla preparazione e sulla professionalizzazione.
Un messaggio che ho l’onore già di sperimentare nei mesi scorsi aprendo le porte della Regione con l’attivazione del progetto denominato “Agristage”, una iniziativa realizzata in collaborazione con le scuole di indirizzo agrario presenti nella regione con l’obiettivo di integrare le conoscenze degli studenti, soprattutto delle ultime classi, facendo conoscere le competenze gestionali in materia di agricoltura.
Uffici della Regione Abruzzo aperti ai futuri tecnici chiamati a gestire il comparto agricolo con la dimostrazione degli aspetti amministrativi e tecnici che regolano gli aiuti comunitari, dalla programmazione degli interventi alla loro attuazione nelle imprese agricole abruzzesi.
Per quanto concerne la specializzazione di enotecnico, mi sembra di particolare rilevanza, alla luce della ripresa del mercato interno del vino in Italia, con la ricerca da parte dei consumatori, sempre più, di vino di qualità (come emerso dalla ricerca IRI per il prossimo Vinitaly) e con la conferma del Montepulciano D’Abruzzo sul podio dei vini più venduti in Italia.