I carri, addobbati con elementi della natura – compresa la riproduzione di capanne e ruscelli con acqua corrente, tanto da avere il pregio di veri e propri presepi trainati da trattori -, sono preceduti da figuranti, diavolo compreso, che poi rappresenteranno la vita di Sant’Antonio Abate. Ad accompagnarli non mancano canti e musica, compreso il suono della campanella, altro elemento che la tradizione associa al Santo.
Subito dopo la Messa ci sarà la benedizione dei caratteristici taralli che poi saranno venduti ai presenti. In piazza si potrà assistere alla rappresentazione della vita di Sant’Antonio a cura del gruppo di Casino Vezzani.
Come sempre l’iniziativa è organizzata dalla Parrocchia dei Santi Filippo e Giacomo in collaborazione con i giovani di Canosa Sannita che mantengono viva questa bellissima tradizione. L’invito è a non mancare uno degli appuntamenti più significativi della tradizione abruzzese.