E’ quello che ha detto questa mattina il direttore regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Abruzzo, Fabrizio Magani, alla riapertura della chiesa di Sant’Antonio nel Convento Michetti di Francavilla al Mare, riapertuta avvenuta alla presenza di molte autorità.
“Questa chiesa – ha spiegato l’arcivescovo della Diocesi di Chieti-Vasto, Mons. Bruno Forte – ha vissuto la storia di questa città ed ha conosciuto destinazioni d’uso a volte diverse nel tempo. Questa chiesa ha una grande valenza artistica anche perchè ha visto la presenza di Michetti e D’Annunzio. Siamo di fronte ad un’opera di grande eleganza e di grande ampiezza. Il Convento Michetti ha una grande valenza culturale ed è importante per la crescita del patrimonio artistico di questa città. Di recente qui a Francavilla ho fatto una visita pastorale dalla quale sono uscito molto soddisfatto. Francavilla è una bellissima città di mare rovinata però dall’eccessiva presenza di cemento. Bisogna educare i giovani alla fruizione dell’arte e della cultura. Ridiamo ai ragazzi la passione per la bellezza anche perchè la bellezza è di tutti e per tutti”.
La chiesa di Sant’Antonio riapre dopo alcuni anni di restauro che ha interessato sia la parte architettonica che quella decorativa. Questa chiesa torna quindi di nuovo fruibile, chiesa che rappresenta un piccolo gioiello dell’ex Convento di Santa Maria di Gesù divenuto nel 1884 residenza e cenacolo di Francesco Paolo Michetti.
“Con viva soddisfazione – ha affermato il prefetto di Chieti, Vincenzo Greco – questa mattina celebriamo questa riapertura. Lo si fa con tutti gli attori che operano su questo territorio. Per questo non bastano le risorse dello stato. A questo proposito molto importante è la Fondazione Carichieti che si occupa del recupero e della conservazione del patrimonio culturale della provincia di Chieti. Mi auguro che con la sinergia che ci deve essere con le autorità religiose, si possa conservare questo patrimonio che non solo è dell’Italia, ma è dell’umanità”.
Francesco Rapino