Ma se i volumi precedenti erano estremamente emozionanti e coinvolgenti tanto da essere facilmente divorabili in pochi giorni, il libro che conclude la saga, l’ultimo pezzo del puzzle, risulta di difficile lettura, non solo a causa delle oltre settecento pagine ma, in particolar modo, per quella minuzia di particolari, inutili dettagli, fedele trascrizione dei pensieri dei protagonisti, delle conversazioni e degli accadimenti più futili. Tutto ciò contribuisce non poco ad appesantire la lettura e, se non fosse per la curiosità di vedere come termina finalmente la tanto discussa saga, la si abbandonerebbe subito dopo la prima parte.
Forse è anche un po’ per orgoglio personale che si va faticosamente avanti, ricordando il detto “fatto trenta, fai anche trentuno”, dopo aver letto i primi tre libri non si può abbandonare l’impresa proprio alla fine e poi, detto tra noi, dopo aver speso circa venti euro non ci si può arrendere così.
Nonostante ciò bisogna ammettere che “Breaking dawn” riserva al lettore anche tante sorprese. Troviamo innanzitutto un nuovo importantissimo personaggio che entra in scena nella prima parte del romanzo. Si tratta di un misterioso essere tra l’umano e il vampiro, una creatura quasi leggendaria che, benché possa apparire spaventosa in questi termini, si rivelerà in realtà un amabile ibrido che costituirà uno dei punti centrali della narrazione e anche un possibile spunto per la Meyer per continuare a sfornare altri episodi in futuro. Da dove arrivi questo nuovo personaggio, e soprattutto come, non è lecito rivelarlo, ma sicuramente non è difficile indovinarlo. Quanto a un possibile seguito della saga invece, in rete vi sono notizie riguardanti un libro in fieri dal titolo “Midnight Sun” che non sarebbe altro che la rivisitazione degli episodi di “Twilight” dal punto di vista di Edward.
Inoltre si vede finalmente risolto l’enigma: si decideranno mai Bella e Edward a coronare il loro sogno d’amore e a convolare a nozze? O faranno prevalere il lato razionale, optando così per una vita più tranquilla e normale, nel caso di Bella, e per la solita vita “vampiresca”, nel caso di Edward? Il lettore ovviamente, da buon sentimentalista, desidererebbe veder coronato il sogno d’amore, ma l’autrice lo asseconderà?
E poi ovviamente, Bella si farà finalmente “mordere” dal suo amato, diventando così, grazie al suo veleno, anche lei una bella vampira immortale dalla carnagione diafana e dalla bellezza conturbante? E il suo amico licantropo Jacob? Che fine farà? A lui è dedicata la seconda delle tre parti di cui è composto il romanzo. È infatti il suo punto di vista ad essere preso in considerazione, si scava più a fondo nei pensieri del personaggio, nella sua fragilità ed emotività che costituiscono la sua forza, sarà forse per questo motivo che può capitare che il lettore simpatizzi per lui, almeno in un primo momento. Per quanto riguarda i suoi rapporti con il rivale in amore Edward, si sa che non sono mai stati tanto buoni ma stavolta le cose potrebbero mettersi diversamente, forse un’alleanza inaspettata potrebbe risultare conveniente a tutte le parti in gioco, in vista di una battaglia finale che si prospetta tremenda. E in tutto ciò non bisogna dimenticare l’antica famiglia di vampiri toscani, i famosi e terribili Volturi che avranno la loro parte nelle vicende conclusive.
Penso di aver detto niente e tutto allo stesso tempo, ora sta a voi leggere e giudicare, non vi lasciate scoraggiare dal numero delle pagine o dalle lunghe descrizioni, andate avanti, lasciatevi vincere dalla curiosità perché in fondo ne vale la pena, seppur tra uno sbadiglio e l’altro, vi farà comunque sognare.