L’olocausto ebreo visto attraverso le testimonianze dei deportati che riuscirono a sopravvivere ai campi di concentramento. Il sipario si aprirà con una commovente pièce affidata ad un bambino di 4 anni per poi proseguire con l’enunciazione delle leggi naziste. Da questo punto in poi lo spettatore, che in diversi momenti dello spettacolo sarà parte integrante dello spazio scenico, vivrà il cruento viaggio di un popolo dove la speranza iniziale diverrà lacerazione interna, l’annientamento di ogni emozione. Il sipario si chiuderà con un messaggio di nuova speranza, una nuova resurrezione, un monito alle nuove generazione affinché ciò non accada più.