La mostra, prodotta e presentata nell’ambito di “Reportage Atri Festival 2010, “Immagini, parole, storie”, curata da Maria Francesca Bonetti e Mario Peliti, è promossa dal Ministero per i beni e le attività culturali e dall’Istituto Nazionale per la grafica in collaborazione con Reportage – Atri Festival 2010. Saranno esposte, insieme ad alcuni album, circa 170 immagini, fotografie inedite, selezionate e ristampate dai “contatti” originali, che rappresentano una nuova e originale fonte documentaria e vanno ad arricchire l’archivio visivo del Novecento italiano.
“La mostra tratta dagli album della principessa Anna Maria Borghese è stata uno dei 14 percorsi visivi prodotti per l’ultima edizione del Reportage Atri Festival. Ospitata a Palazzo Ducale si è distinta per la suggestione ed il grande interesse che essa ha suscitato” rende noto Angela De Lauretis, assessore alla Cultura, sottolineando la grande valenza non solo fotografica, ma anche documentaria dell’esposizione riproposta a Roma, che testimonia lo spessore e il rilievo del Reportage Atri Festival, che, diretto da Toni Capuozzo, si prepara alla sua terza edizione.
Maria Francesca Bonetti, curatrice della mostra, storico dell’arte al Ministero per i Beni e le Attività Culturali è responsabile delle collezioni fotografiche dell’Istituto Nazionale per la Grafica di Roma. Gli album fotografici della principessa Anna Maria de Ferrari (1874-1924), moglie di Scipione Borghese, viaggiatore, diplomatico e politico nel Parlamento italiano, offrono uno spaccato dell’epoca vivo e suggestivo. Nella serie degli album, fino a oggi inediti e gelosamente custoditi dall’ingegner Novello Cavazza, nipote della principessa, un insieme di circa 8.000 fotografie, sistematicamente e cronologicamente ordinate, annotate e datate dalla principessa, autrice dell’intero corpus, ad eccezione di alcune immagini riprese forse dallo stesso Scipione. Un insieme di eccezionale interesse per la freschezza, la libertà e la disinvoltura compositiva degli snapshots, fotografie istantanee realizzate con la Box camera di piccolo formato, a uso dei dilettanti, da poco messa in commercio dalla Kodak.
La raccolta si distingue per la curiosità dello sguardo, rivolto non esclusivamente al proprio mondo, ma a tutti quelli – numerosissimi – attraversati nei viaggi avventurosi in compagnia del marito (tra gli altri, Russia, Turchia, Egitto, Persia, Uzbekistan, Afghanistan, Cina, Giappone), per la diretta partecipazione agli eventi, come l’esperienza della prima guerra mondiale, vissuta quasi in prima linea in veste di crocerossina, per la schiettezza, l’attenzione e l’attitudine documentaria, presenti nelle immagini raccolte in alcune drammatiche occasioni, come il terremoto di Avezzano del 1915. Uno “sguardo privato”, aristocratico e informale, una nuova e originale testimonianza visiva che si colloca al limite della pratica amatoriale, per affacciarsi quasi, seppur del tutto inconsapevolmente, al mondo del fotogiornalismo. La mostra, ospitata alla Calcografia, in via della Stamperia a Roma, resterà aperta dal 25 febbraio al 6 aprile 2011.