Una data simbolo, simbolo di quella liberazione tanto ricercata e altrettanto dovuta alle Forze Alleate che con tanta fatica e determinazione liberarono Auschwitz dai tedeschi. E domani anche Pescara ricorderà questa tragedia celebrando la Giornata della Memoria, ‘Per non dimenticare’, attraverso una cerimonia solenne, alla quale prenderanno parte storici, critici, rappresentanti dell’ambasciata polacca. La città per impedire il ripetersi di una simile tragedia partorita dall’uomo dedica la giornata del ricordo ad un eroe, Witold Pilechi, l’unico ‘volontario’ di Auschwitz che per primo ha rivelato l’esistenza di quei ‘campi’ e di ciò che vi avveniva. Lo ha annunciato il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia presentando l’iniziativa.
La cerimonia solenne prenderà il via alle 10, presso la Sala consiliare del Comune, con l’esecuzione degli Inni nazionali d’Europa, d’Italia, della Germania e della Polonia e, dopo il saluto di benvenuto del sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia, del Prefetto di Pescara Vincenzo D’Antuono e del professor Giordano Bruno Guerri, ci sarà il saluto del viceambasciatore della Repubblica di Polonia Wojciech Unolt, dell’arcivescovo di Pescara Monsignor Tommaso Valentinetti, del Presidente del Consiglio regionale Nazario Pagano e del Presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa. Quindi seguirà la proiezione di un filmato realizzato dal giornalista Rai Roberto Olla e l’intervento del giornalista Marco Patricelli, in qualità di storico e di autore del libro ‘Mio padre Volontario ad Auschwitz’, il quale presenterà anche un secondo filmato. Quindi si chiuderà con l’intervento del dottor Krzysztof Olszewski, dell’Università ‘Copernico’ di Torun, e la consegna del riconoscimento della città di Pescara in onore e memoria di Witold Pilecki. “Per Pescara – ha aggiunto il sindaco Albore Mascia – sarà un’occasione importante per conoscere un ulteriore tassello della storia di un momento che ha segnato il futuro dell’intera umanità e per tributare il giusto onore agli eroi che in ogni modo hanno tentato di salvare quante più persone possibile”.
Monica Coletti