Sulmona, il 14 settembre l’ultimo seminario del Programma Fondo Famiglia

programma_fondo_famigliaSulmona. “Da Cenerentola a Mary Poppins: la qualità di cura e il lavoro di cura” è il tema del seminario di approfondimento che chiude il ciclo di incontri pianificato dalla Comunità Montana Peligna e dall’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Sulmona nell’ambito delle attività dedicate al Programma Fondo Famiglia, promosso dal Sottosegretariato alle Politiche per la Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L’iniziativa, prevista per martedì 14 settembre, a partire dalle ore 16, presso la saletta Mazara del Comune, ha l’obiettivo di sensibilizzare e informare intorno ai temi legati all’assistenza familiare e al lavoro di cura.  
Nel corso del seminario, dedicato a operatori, famiglie con anziani e badanti, si alterneranno gli interventi di Michele Zito, ordinario di Geriatria dell’Università G. D’Annunzio di Chieti, e di Milvia Corsetti, Coordinatrice servizi della cooperativa “Nuovi Orizzonti Sociali”. I lavori saranno coordinati da Annamaria Casini, Direttore tecnico di Lynx, agenzia per i sistemi locali di sviluppo  che si è occupata dell’assistenza tecnica in tutte le fasi dell’attività progettuale.
“L’incontro del 14 settembre – hanno dichiarato Antonio Carrara, Presidente della Comunità Montana, ed Enea Di Ianni, assessore comunale alle Politiche Sociali – completa un percorso formativo e informativo sul badantato e sulle sue criticità avviato nello scorso mese di giugno. Abbiamo voluto, attraverso l’organizzazione di incontri tematici, favorire la conoscenza e il confronto sulle opportunità di miglioramento di vita degli anziani e sulle iniziative che stiamo sperimentando in questa direzione”.
Nei mesi passati, in particolare, gli Enti d’Ambito della Comunità Montana e del Comune hanno dato il via a un percorso di condivisione con le organizzazioni pubbliche e private del territorio, maggiormente interessate dalle dinamiche del mercato dei servizi privati di assistenza familiare, con l’intento di definire un modello d’intervento innovativo e qualificante.
Sarà così attivato, a breve, il Registro degli Assistenti Familiari, che garantirà la professionalità delle badanti alle famiglie che ne hanno bisogno; è stato già realizzato un percorso formativo sperimentale per Assistenti Familiari, che consentirà l’iscrizione al Registro a coloro non ancora in possesso di adeguati titoli di studio o esperienze di lavoro; saranno attivati servizi di informazione, di consulenza e supporto e di mediazione per l’incontro domanda/offerta di lavoro.
“Ciascuna azione progettuale – hanno concluso i due Amministratori – nasce ed evolve in relazione alle effettive esigenze del singolo e delle sue problematiche. Non si tratta, insomma, di interventi spersonalizzati e calati dall’alto: l’attivazione della rete e l’atteggiamento di “ascolto” del territorio ci consente oggi di creare servizi singoli e realmente rispondenti alle necessità di ciascun individuo”.

 

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