Avrebbe potuto essere una manifestazione d’avanguardia per la promozione del prodotto vinicolo teramano e più in generale abruzzese. Ma nel tempo la Mostra dei Vini di Montepagano si è trasformata in una sorta di sagra paesana, facendo scappare cantine rinomate che erano invece alla ricerca di una vetrina.
Negli ultimi 4 anni, però, l’evento sta tornando su grazie ad un lavoro certosino, portato avanti dall’assessore alla cultura del Comune di Roseto Maristella Urbini.
Il paragone con Vinitaly può sembrare esagerato, ma se negli anni 90 fosse stato portato avanti un progetto culturale accanto alla Mostra di Montepagano, forse oggi questo appuntamento avrebbe avuto un’attenzione e un riguardo maggiore da parte delle aziende vitivinicole d’Abruzzo. Ma nulla è perduto.
“Il mio è un profondo rammarico”, puntualizza il vice sindaco Maristella Urbini, “perché chi mi conosce sa quanto io tenga a questo evento. Pian piano ho cercato di riportare questa manifestazione sui livelli che merita. Quando nacque agli inizi degli anni Settanta lo spirito era proprio quello di creare una vetrina importante per i nostri vini, sulla scia di Vinitaly. Purtroppo abbiamo assistito ad un declino nel tempo, trasformando la mostra in una di quelle sagre paesane che ha fatto fuggire cantine prestigiose. Non è stato facile poi dimostrare che stavamo in questi ultimi anni lavorando ad un progetto diverso”.
In effetti negli ultimi 4 anni si è lavorato per ricreare un evento di qualità, riavvicinando l’interesse di molte cantine. E il fatto che la strada imboccata sia finalmente quella giusta lo dimostra anche la scelta del Consorzio delle Colline Teramane che ha deciso di trasferire proprio a Montepagano la sede operativa, annunciando anche una serie di iniziative a partire dal prossimo mese di maggio.