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Giulianova, la musica rap al Liceo Curie

Giulianova. E’ un giorno di sole, i libri di matematica si mettono da parte per qualche ora e tutta la scuola si riunisce in palestra: c’è assemblea di istituto, oggi si impara ad essere umani.

Ad insegnarlo ai ragazzi del Liceo Scientifico Marie Curie di Giulianova, lunedì scorso, sono quattro giovani artisti di San Benedetto con una cosa in comune: la passione per l’Hip-Hop.
Diffo, Merlo, Shard e Kabaliwa con il microfono in mano pronti a stupire con i loro pezzi musicali, mentre tutti gli studenti li osservano super-interessati. Oggi non c’è tempo per distrarsi con il telefono, oggi si riflette sul messaggio che vogliono mandare i veri rapper.
“La mia rima è medicina che ti cura le ferite
Sto un po’ strano tutto il giorno
Mi contorno di pensieri e sto attorno a gente guasta con vizi giornalieri
[…]
Nuoto da anni tra danni e drammi
Senza sfocio” (L’intruso- Merlo)

Contro i vizi giornalieri ci si apre gli uni con gli altri: bisogna essere spontanei per essere felici, dobbiamo dare sfogo ai nostri pensieri senza temere il prossimo. Il mondo dell’Hip-Hop (Writing, Breaking, Djing, MCing) può essere il foglio bianco di chiunque, basta impugnare la penna con onestà e cuore. Notorius ed Eminem lo hanno fatto, i quattro ospiti dell’assemblea lo hanno fatto.

“Paragonando il nostro presente alla vita degli anni ‘80\’90 (periodo in cui nasce l’Hip-Hop), abbiamo notato che la cosa più triste che accumuna la maggior parte della gente è la pigrizia. La mente dell’uomo si fa sempre più viziata, che ci piaccia o no è racchiusa in una bolla da cui sarebbe meglio uscire. Noi abbiamo trovato questa via di fuga: con il rap riusciamo a sentirci più leggeri in una realtà ormai troppo pesante. “ , hanno detto i ragazzi. E poi: “ Non è un obbligo scrivere e comporre la nostra musica. Noi la viviamo con naturalezza: cerchiamo il nostro Flow per poterci identificare, seguiamo il Beat migliore per necessità di espressione”.

Parliamo, quindi, di una totale trasparenza che vorrebbero iniziare a trovare ovunque in nome del benessere collettivo. Tuttavia, il Rap-Medicina rischia spesso di essere infettato; sono sempre di più coloro che lo vedono secondo la logica dell’utile anziché con la voglia di aprirsi e di far aprire. Tutto torna lì: il termine “progetto” dovrebbe limitarsi all’organizzazione di un concerto o di un pomeriggio in gruppo per cantare, il resto è sangue che scorre nelle vene. E tanti sono gli eventi proposti da loro, soprattutto nelle scuole della zona, insieme ai lavori che stanno per uscire fuori come “La fiera dei sentimenti” (EP- Diffo) ed il videoclip di “The Initiation” ( Kabaliwa e Merlo).

Dai pomeriggi passati in giro a fare musica si passa in studio registrazioni ( PG studio; LarvaProd@room8 ) ma è sempre la stessa storia: la voglia di essere veri non sparisce. “Ho un unico obiettivo per sentirmi vivo” (Diffo). Al contrario, questa intenzione può solo amplificarsi come è accaduto durante l’assemblea del Liceo Scientifico.

Tutti i ragazzi sono rimasti fino all’ultimo istante e alcuni di loro hanno persino deciso di fare Freestyle in gruppo. Magnifica e leale forma di confronto.

Chiara Buoni