“L’importanza dell’evento non è puramente artistico” ha sottolineato Di Luzio, “ma didattico, perché l’esposizione ci mostra alcuni dei maggiori capolavori futuristi che calamiteranno sul capoluogo adriatico l’attenzione dei massimi esperti del mondo dell’arte, dei critici, ma soprattutto degli appassionati. L’esposizione sarà la testimonianza lampante della vivacità della nostra città, giovane, dinamica, fresca, dalle mille potenzialità, una città dal respiro metropolitano e che è sicuramente matura per ospitare eventi di respiro internazionale”.
La mostra, promossa dal Comune di Pescara, è stata realizzata in collaborazione con Rizziero Arte e curata da Maurizio Scudiero, considerato uno dei massimi esperti italiani sul tema. L’esposizione documenta la nascita e l’evoluzione del movimento, dalla sua fondazione fino agli anni ’40 e il pensiero che ha influenzato l’arte e la vita stessa di quegli anni in Italia e all’estero.
“L’evento è ancor più straordinario” ha continuato Fiorilli “se pensiamo che quest’anno cade il centenario del futurismo pittorico, perché è vero che il manifesto del Futurismo venne pubblicato da Filippo Tommaso Marinetti su Le Figaro nel febbraio del 1909, ma si trattava del manifesto letterario. Il manifesto pittorico venne invece pubblicato l’anno seguente, frutto del lavoro congiunto di Marinetti, Russolo, Balla, Severini e Carrà. Non solo: negli ultimi anni è emerso anche un legame particolare tra Marinetti e la nostra città, visto che nel 1897 il poeta venne a Pescara, quale inviato di un giornale parigino, forse Le Figaro, per ascoltare un comizio elettorale di Gabriele D’Annunzio e, nell’occasione, rimase colpito dal nostro Bagno Borbonico, dal ponte di ferro e dal dinamismo del nostro mercato. Addirittura nelle sue cronache ha ricordato anche il nome del farmacista Luise”.
“Oggi celebriamo la riscoperta del futurismo che per anni è stato accostato al fascismo” ha dichiarato Scudiero. “Abbiamo dovuto attendere il 1985 per cancellare quella equazione e capire la rilevanza di quell’avanguardia. Le 85 opere esposte ci danno dei ‘lampi di luce’ sul Futurismo, partendo dai padri fondatori, ossia Boccioni, Balla, Carrà e Severini, per poi passare allo studio del dinamismo, del movimento e della simultaneità celebrati dalla corrente, sino ad arrivare alla figura della donna, anch’essa dinamica, attiva, protagonista dell’arte e, infatti, non c’è un altro movimento culturale che abbia lasciato tanto spazio alle donne quanto il Futurismo”.
Da domani, giovedì 22 luglio, la mostra sarà aperta al pubblico con un biglietto d’ingresso intero a 6 euro e 4 euro il ridotto, sino al prossimo 7 novembre. L’orario di apertura del museo nel periodo estivo sarà dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 17,00 alle 24,00. Dal 21 settembre entrerà, invece, in vigore l’orario autunnale: la mostra sarà pertanto aperta dalle 9,30 alle 13,30 e dalle 15,00 alle 20,00.