Cento anni fa moriva nell’ospedaletto militare n° 85 sul Carso Noè Lucidi, tenente teramano caduto durante la Prima Guerra Mondiale. La città di Teramo gli ha intitolato una scuola ma non sono in molti a conoscere la sua storia. Per questo, grazie alla volontà del nipote Marcello Mazzoni, si svolgerà domani alle 16,30 nell’aula magna della scuola che porta il suo nome, la celebrazione del centenario della sua scomparsa.
La giornata ricordo sarà aperta da Lia Valeri, dirigente scolastico. Interverranno poi Elso Simone Serpentini che parlerà della città di Teramo alla vigilia della grande guerra, il giornalista e storico Walter De Berardinis, con un introduzione sulla realizzazione in Italia dei parchi della rimembranza e della genesi del libro “Quando c’era la guerra” di Francesco Manocchia, e Marcello Mazzone che ripercorrerà l’intenza e breve esistenza di Noè Lucidi prima e durante la guerra. La serata sarà condotta dall’esperta in comunicazione, Luisa Ferretti.
Noè Lucidi nacque a Teramo il 18 Novembre 1885, da Vincenzo e Grazia Finavera. Studiò inizialmente a Città Sant’Angelo ed in seguito completò il corso a Treviglio dove si diplomò. Nel 1905 frequentò il corso allievi ufficiali a Brescia. Ottenuto il titolo di sergente, prestò servizio a Milano.
Terminato il servizio militare, nel 1908 vinse il suo primo concorso ed occupò il posto di maestro nelle scuole elementari di Civitella del Tronto. Nel 1909 fu chiamato dal comune di Teramo ad insegnare nelle scuole elementari del capoluogo. Il maestro Noè Lucidi in quella scuola trascorse sei anni di alacre lavoro. Fu Direttore del Tiro a segno e sindaco della Banca Costantini di Teramo. Sposò Malvina Angelozzi. Nel 1912 nacque Vincenzo, unico figlio che esercitò la professione medica a Torricella Sicura.
Con l’approssimarsi della guerra, nel 1913 fu nominato tenente. Richiamato in servizio il 4 Aprile 1915, venne inizialmente destinato al 18° Reggimento di Fanteria. Subito dopo fu però trasferito al 123°. Il 25 Agosto 1915, mentre conduceva il suo plotone all’assalto di una trincea nemica, fu colpito all’addome da un proiettile di fucile. Morì la notte seguente. La salma fu tumulata nel cimitero civico di Turriaco e successivamente a Redipuglia.
Il 10 Luglio 1931, il Comune di Teramo dispose di intitolare il nuovo edificio scolastico situato fuori l’allora Porta Reale al maestro Noè Lucidi ed in seguito fu anche intitolata alla memoria di Noè Lucidi la via retrostante l’edificio.