Atri. Un appello per la salvaguardia della cultura in Italia. L’associazione musicale “L. Bernstein” si dice preoccupata per i continui tagli alla spesa pubblica operati dal Governo, dei quali vittima privilegiata resta sempre la Cultura. “E’ iniziato il conto alla rovescia irrefrenabile dell’agonia culturale in Italia” scrivono in una nota. E un esempio viene proprio dal locale.
Lo scorso 20 maggio, infatti, la Bernstein Symphony Orchestra, si è esibita in concerto nel Teatro Comunale di Atri, dove ha riscosso un grande successo di pubblico. Quarantacinque professori d’orchestra, tutti abruzzesi, hanno intrattenuto i presenti.
In vista, poi, di un nuovo concerto nell’ambito delle manifestazioni in programma nel cartellone estivo, “il Comune, per amore della musica, ha spropositatamente offerto un ingente finanziamento di 1.000 euro”.
Null’altro che una “generosa elemosina”, la definisce l’associazione che, in una lettera indirizzata all’assessore comunale alla Cultura, Angela De Lauretis, ha cortesemente rinviato al mittente il contributo, ovviamente lontano dalle risorse economiche ed organizzative necessarie per dar vita ad una manifestazione musicale di un tale livello professionale.
Di fronte a questa lenta agonia della cultura in Italia, di cui il caso atriano è solo un esempio, “invitiamo le associazioni culturali ed i cittadini abruzzesi, che hanno a cuore l’intelligenza e la civiltà, ad unirsi a noi in un discorso comune. Facendoci coraggio l’un l’altro scopriremo meglio come i nostri diritti sono ignorati o violati. “L’Italia s’é desta cominciando dall’Abruzzo” sarà appunto il convegno che prossimamente organizzeremo e durante il quale troveremo insieme soluzioni su come utilizzare meglio le nostre forze in una prospettiva di miglioramento delle condizioni umane di operare per realizzare le nostre iniziative comuni in una interdisciplinarietà di culture che dia a noi stessi una vera ragione di vita più che semplici illusioni”.