Sono tutti ritratti quelli che saranno esposti nella galleria, i volti degli amici di Istvan risultano gravidi di vita vissuta, affascina vedere ragazzi così giovani con una vita intera passata nello sguardo, che però non vogliono rinunciare alla propria giovinezza. Betuker estrapola scene di vita quotidiana e le inserisce in contesti eterei, le sue tele non hanno tempo né luogo, i colori della Transilvania diventano protagonisti insieme ai soggetti dei suoi quadri, con queste pennellate corpose, dei colori del vino e dei boschi al tramonto che intrappolano lo sguardo dell’osservatore in un’atmosfera sospesa, che per un istante ti fa dimenticare di trovarti al di fuori fuori dal dipinto.
Un altro progetto è in agenda per la Galleria White Project, in collaborazione con VideoArtScope SAS proseguono la loro attività di promozione e diffusione della video arte anche per la Notte dei Musei, che sarà domani 15 maggio, con SEGNALI VIDEO: video installazioni sulle facciate dei Musei che ne segnalano l’apertura notturna al pubblico, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Pescara, la Fondazione Genti d’Abruzzo ed il Ministero dei Beni Culturali.
Per questa rassegna en plein air, nata come una sorta di omaggio alla video arte quale nuovo modello creativo del sistema artistico contemporaneo, capace di stimolare un gran numero di autori e di attrarre l’interesse di un pubblico sempre crescente, saranno proiettati i video di Mat Collishaw, Wael Shawky e Drian Zeneli, una rosa di noti artisti internazionali di indiscutibile qualità che sapranno calamitare l’attenzione dei festosi passanti del sabato sera.
Il pubblico verrà stimolato ed incuriosito con un tentativo di volo per realizzare una nuvola, attraverso il quale Driant Zeneli condivide assieme allo spettatore un sogno simile a quello che aveva Icaro (Casa D’Annunzio: Drian Zeneli, “The dream of Icarus was to made a cloud”); sarà poi sorpreso dalla moschea animata di Wael Shawky che si potrà osservare da ogni angolazione (Museo delle Genti d’Abruzzo: Wael Shawky, “Al Aqsa Park”), accendendo riflessioni sul ruolo odierno della religione, tema comune anche al terzo video della rassegna proiettato sulla facciata del Museo Vittoria Colonna: Mat Collisaw in “Shakin’Jesus”, provocatoriamente ci mostra un Cristo che dopo 2000 anni ancora si contorce sulla sua croce, mentre il tempo e le stagioni passano incuranti.
Si tratta di una campionatura su cui riflettere, pregna di molti valori individuali e collettivi, che contiene angoli e sfaccettature di universi originali proposti allo spettatore attraverso un linguaggio nuovo ma a lui vicino, perché esprime lo spirito della nostra epoca e permette di delineare le forme d’interazione tra concettualità, azione, narrazione e animazione.
Serena Zavatta