Torricella, sabato alla riscoperta della via dei Borghi

torricellaTorricella. Sabato a Torricella dalle 16.00 si parte alla riscoperta della “Via de Borghi”, in mountain bike o a piedi attraverso le antiche e suggestive stradine di collegamento di otto antichi Borghi. In 8 km, infatti, collega diversi borghi nei comuni di Torricella Sicura e di Teramo.

L’abitato di Torricella è raggiunto giornalmente, e in tutte le stagioni, da numerosi camminatori di tutte le età provenienti da Teramo, i quali potrebbero proseguire lungo l’itinerario qui descritto, opportunamente tabellato.
Il percorso de “La Via dei borghi” ha inizio dalla piazza principale di Torricella (piazza Mario Capuani). Di fronte alla chiesa parrocchiale di San Paolo si inizia a scendere verso il quartiere Case Romani, costeggiando la sede del Museo e presepe etnografico “Le genti della Laga” nonché della Comunità Montana della Laga. Poco più avanti l’antica abitazione dei fratelli Giorgio e Saverio Romani, valorosi patrioti morti durante la I Guerra Mondiale. Dopo la breve discesa si risale verso il borgo di Piano Grande costeggiando la Fonte Vecchia, recentemente restaurata. Ai margini del centro storico si svolta a sinistra in direzione di Cavuccio. Dopo un’ulteriore breve discesa-salita si costeggia la chiesetta di S. Nicola. Si attraversa il borgo di Cavuccio e, in prossimità della croce, si svolta a sinistra. Un tratto in terra battuta conduce al cimitero; superatolo si attraversa la strada provinciale e subito dopo il fosso Rio. La moderna Villa Tordinia è subito raggiunta. Si percorre un breve tratto di strada provinciale verso monte, quindi, in prossimità del I tornante si prende la via secondaria a sinistra. Volendo si può proseguire sulla strada principale per visitare il borgo storico di Villa Ripa per poi ricongiungersi all’itinerario che conduce all’antica chiesa di Santa Maria di Ponte a Porto facente parte del tenimento di Frondarola. La chiesetta è contornata da un borghetto di casupole che sorge sull’argine sinistro del fiume Tordino, in un luogo dove vi era un antico passaggio. Nella piana adiacente si svolgeva l’ultima fiera d’estate; qui si radunavano le greggi prima della transumanza verso le Puglie. La fiera, negli ’20 si spostò ai margini dell’abitato di Frondarola dove mantenne la sua tradizione fino agli anni ’60. Proseguendo il cammino, si attraversa il limitrofo ponte, che sorge nei pressi del probabile antico ponte a pietre squadrate della Via Cecilia (come ricordavano gli anziani agli inizi del 1800 nella descrizione dello storico Niccola Palma), la strada romana che si diramava dalla Salaria per raggiungere Interamnia (Teramo), proseguendo fino a Castrum Novum (Giulianova) sulle sponde dell’Adriatico testimoniata anche dalla pietra miliare indicante il miglio romano CXIIII rinvenuta a Valle S. Giovanni nel 1993 ora nei depositi del Museo archeologico di Chieti. Attraversando l’attuale ponte sul Tordino si raggiunge rapidamente la provinciale, ai margini dell’abitato di Travazzano. Si prosegue verso valle fino a raggiungere il bivio di Frondarola; quindi l’ascesa al paese, sede di un antico castello, da quale si gode un panorama quasi a 360° verso la catena del Gran Sasso, la Maiella, La Laga, i Monti Gemelli. A Frondarola si può decidere se tornare indietro o proseguire, sempre in salita, lungo l’antico tratturo in terra battuta che conduce verso i Monti della Laga (di cui si consiglia la percorrenza in estate in attesa della sistemazione del sottofondo). Più avanti, due opposte diramazioni del tratturo conducono a Villa Brozzi sul versante del Vomano oppure al borgo di Valle S. Giovanni sul versante del Tordino, frequentato da turisti americani e canadesi. Da Valle S. Giovanni si può tornare a Travazzano e da qui ripercorre il percorso di andata.

 

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