L’Aquila si illumina di arte

laquila_storicaL’Aquila. Riflettori puntati sui luoghi e gli spazi distrutti dal terremoto, gli stessi luoghi e gli stessi spazi nei quali hanno vissuto le centinaia di vittime rimaste sepolte sotto le macerie.

Ad un anno dal sisma, L’Aquila sarà protagonista di “Re_place: il buio e’ singolare, le luci (anche) plurali“, la manifestazione, presentata ieri all’Auditorium Parco della Musica di Roma, in programma la notte tra il 5 e il 6 aprile.

L’obiettivo è quello di “accendere” il centro storico della città attraverso installazioni urbane luminose, affidate all’artista Mario Ariò con la collaborazione dei giovani dell’Accademia di Belle Arti di L’Aquila.

Un modo, come ha spiegato Roberto Grossi, presidente Federculture, per “non spegnere l’attenzione, fare di più e tenere fisicamente accese le luci su un problema che ancora non è risolto, un dramma ancora vivo. Non si può non amare L’Aquila, per quello che è stata e per quello che può ancora essere. E’ sintomatico che ad un anno di distanza si debbano mettere le luci sulle macerie del centro storico per richiamare l’attenzione allo spirito civico”.

Re_Place è promosso e ideato dall’Associazione Amici dei Musei d’Abruzzo, che da anni studia i problemi del rinnovamento urbano e che, nel 2008, ha elaborato la proposta beneficiaria del finanziamento della regione Abruzzo-assessorato alle Politiche Sociali e Cultura, stanziato con avviso pubblico “Protagonismo giovanile e partecipazione attiva”.

Il progetto, quindi, è alla sua prima edizione e, come ha sottolineato Maura Scarsella del Collettivo 99, “è nato per appropriarsi dei non luoghi, degli spazi persi, ma dopo il terremoto non poteva non mettere l’attenzione sul centro storico, in una visione che andasse oltre la tragedia”.

 

 

 

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