Tortoreto, sforamento orari musicali: la sentenza del Consiglio di Stato che chiude i giochi

Tortoreto. I dati oggettivi sono sostanzialmente due: il lungo e infinito contenzioso tra il Comune di Tortoreto e la proprietà della discoteca Manakara oramai è concluso.

 

Visto il recente pronunciamento del Consiglio di Stato che ha rigettato il ricorso dei titolari della struttura balneare del litorale nord. E se nel corso degli anni tra ricorsi, sospensive e annullamento delle sanzioni da parte del giudice di pace, ora il dispositivo scritto dei giudici amministrativi di secondo grado, che hanno confermato l’originario pronunciamento del Tar, è chiaro. L’altro dato oggettivo, ora che nella sostanza la materia è andata in giudicato è che la licenza del locale, per intrattenimenti musicali, è revocata a tutti gli effetti. Questo si legge nella sentenza del Consiglio di Stato.

Ovviamente ora bisognerà trovare una soluzione tra l’Ente e i gestori del locale, che con in mano il programma degli eventi estivi, rischiano di dover spegnere la musica o comunque di dover mutare obiettivi. Ma questo è un altro discorso, visto che nel momento nel quale le sentenze saranno notificate, si troverà una soluzione.
Il contenzioso. Tutta la materia del contendere era nata nel 2018 alla luce del regolamento per le attività rumorose, adottato durante la fase commissariale, e che prevedeva orari musicali e sanzioni in caso di sforamento. La reiterazione prevede, in estrema ratio, anche la revoca della licenza musicale. Cosa che è avvenuta in questo caso e con un tira e molla che ora ha conosciuto l’atto conclusivo. Tra sospensioni della licenza, impugnative e ricorsi. Ora però tutto assume una valenza definitiva. Anche se sul piano burocratico e operativo bisognerà vedere cosa accadrà nelle prossime settimane.

“L’istruttoria condotta e la motivazione del provvedimento di revoca sono del tutto autonome rispetto alla sentenza del Giudice di pace e, come noto, non sussiste quella che viene descritta dall’appellante come una sorta di pregiudizialità tra giudizio civile e giudizio amministrativo in vicende come quella in esame”, si legge in un passaggio della sentenza.

Va precisato che il provvedimento impugnato dinanzi al TAR è ampiamente motivato e, da tutta l’istruttoria condotta, risulta una situazione di fatto di rilevante gravità in ordine al reiterato esercizio di trattenimenti musicali e danzanti con diffusione di musica percepibile dall’esterno oltre l’orario consentito”.

 

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