Shein e Temu, rischio ban definitivo: “Preoccupazioni specifiche”

Shein e Temu sono stati accusati di non tenere alla sicurezza delle persone e di mettere in pericolo la loro salute.

Le polemiche nate attorno a questi siti di e-commerce non si sono ancora placate. Al contrario, i due canali di acquisto sembrano non riuscire a stare lontani dai riflettori. Purtroppo, tutta questa attenzione non è dovuta a qualcosa di positivo. Molto spesso, questi siti sono stati accusati di vendere oggetti e vestiti realizzati con l’ausilio di materiali pericolosi.

Shein e Temu a rischio ban
Nuovi problemi per Shein e Temu – abruzzo.cityrumors.it

Si è parlato di sostanze tossiche per l’organismo. A essere messa in discussione, quindi, è la sicurezza e la salute degli acquirenti. Non bisogna dimenticare che anche molte adolescenti fanno compere su tali piattaforme. Si starebbe pensando a nuovi ban per contenere i rischi.

Temu e Shein nell’occhio del ciclone: possibile ban per le due piattaforme

Shein e Temu stanno prendendo sempre più piede. Sono tantissime le persone che decidono di fare acquisti attraverso queste due piattaforme. I prezzi, rispetto ad Amazon e ai negozi fisici, sono decisamente più bassi. Con pochi euro, è possibile rinnovare completamente il proprio armadio. Inoltre, vengono venduti oggetti di ogni tipo. Ci sono giocattoli, arredi per la casa, materiale dedicato alla scuola, attrezzi sportivi e accessori per gli animali.

Temu e Shein nell'occhio del ciclone
Gli Stati Uniti potrebbero bannare Shein e Temu – abruzzo.cityrumors.it

L’Unione Europea sta cercando di prendere dei provvedimenti per evitare che prodotti di scarsa qualità, realizzati con sostanze pericolose, possano essere venduti in Europa. Non è l’unica ad aver scelto di seguire questa direzione. Di recente, anche gli Stati Uniti hanno iniziato a prendere in considerazione la questione. La paura è sempre la stessa. Certi materiali non vengono considerati compatibili con la sicurezza.

Gli enti di regolamentazione della sicurezza stanno spronando la Consumer Product Safety Commission (CPSC) a fare qualcosa. Le hanno chiesto di avviare un’indagine per capire veramente come stanno le cose e se i pericoli sono reali: “La CPSC deve chiarire in che modo tali piattaforme garantiscono la sicurezza“. Non si tratta di un compito facile perché è necessario prendere in considerazione numerosi fattori.

Il problema principali risiede nei rivenditori che si appoggiano a Temu e Shein. Usare materiali di scarsa qualità, magari neanche approvati dalle commissioni degli altri paesi, gli consente di risparmiare e di vendere i loro prodotti a prezzi stracciati.

L’assenza di garanzie si traduce in un potenziale rischio per adulti, adolescenti e bambini. Sul web, si possono trovare varie testimonianze allarmanti. Il consiglio è quello di fare attenzione a ciò che si acquista.

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