Pompe funebri dell’orrore, i proprietari: “Sì, facevamo cose orribili”

Una coppia di agenti delle pompe funebri sono stati accusati di aver fatto degli orrori con i cadaveri delle persone morte

In Colorado, negli Stati Uniti, è avvenuto un episodio sorprendente. Un’agenzia di pompe funebri è stata accusata di aver ammucchiato centinai di cadaveri in una parte della struttura, senza alcuna copertura, dando ai loro cari – invece delle ceneri – dei contenitori con all’interno delle ceneri.

I proprietari delle pompe funebri
Pompe funebri dell’orrore, i proprietari: “Sì, facevamo cose orribili” (Screenshot YouTube) – Abruzzo.cityrumors.it

Lo scorso venerdì, Jon e Carie Hallford proprietari del Return to Nature Funeral Home, si sono consegnati come colpevoli di abuso di 191 cadaveri. Il procuratore Rachael Powell in tribunale, nel corso del processo, ha detto che: “I corpi giacevano a terra, accatastati sugli scaffali, abbandonati sulle barelle, accatastati uno sopra l’altro o semplicemente ammucchiati nelle stanze”.

Una mancanza di rispetto, prima ancora che un reato, per i familiari e per le stesse vittime che ha scatenato l’indignazione dei parenti, alcuni dei quali presenti anche in aula: “I loro cari sono intensamente e per sempre indignati” ha aggiunta il procuratore Powell durante il discorso tenuto.

Tra questi c’era anche Crystina Page, una madre alla quale è morto nel 2019 il figlio e il suo corpo rientra tra i 191 che erano stati gettati sugli scaffali. All’uscita dal tribunale la donna ha detto: “Giaceva nell’angolo di un frigorifero inutilizzabile, scaricato fuori dal suo sacco per cadaveri con topi e vermi che gli mangiavano la faccia per quattro anni. Ogni volta che penso a mio figlio, devo pensare a Jon e Carie”.

Le accuse e le indagini

Le accuse mosse contro i due Hallford sono di abusa di cadavere,  furto, riciclaggio di denaro e falsificazione, accuse che sono state poi archiviate con il patteggiamento. Si è scoperto, infatti, che la coppia ha anche speso gli 882.300 dollari, ottenuti dal fondo di soccorso istituito per limitare i danni causati dal Covid, per pagarsi alcune vacanze, degli interventi di chirurgia estetica, l’acquisto di alcune automobili e le tasse universitarie per i figli.

Statua della giustizia
Le accuse e le indagini – Abruzzo.cityrumors.it

I due, tramite patteggiamento potrebbero riuscire a ridurre la loro pena. Jon Hallford dovrebbe scontare una pena detentiva di 20 anni, mentre per quanto riguarda Carie Hallford dovrebbe essere compresa tra 15 e 20 anni. In sei si sono opposti.

Ora la palla passa al giudice che dovrà decidere se accettare o respingere il patteggiamento, se dovesse optare per quest’ultima possibilità il caso dovrebbe andare comunque a processo. Le accuse sono risalenti al 2019. I corpi sono stati conservati in modo improprio e furono scoperti dai vicini che avevano segnalato un cattivo odore proveniente dall’edificio, dando via alle indagini che hanno portato avanti le autorità in tenuta anticontaminazione.

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