Un episodio insolito, ma allo stesso tempo increscioso che ha scatenato molte polemiche tra i genitori e verifiche immediate nelle mense scolastiche della città
Soltanto da alcune settimane è entrato in vigore in tutta la regione Abruzzo il nuovo ordinamento che regola le mense scolastiche. Dopo anni di tariffe ferme e mesi per appaltare il nuovo servizio, ha finalmente preso il via in tutti i capoluoghi della regione il servizio di refezione scolastiche che ha immediatamente fatto scattare polemiche infinite tra le famiglie per il cambio di alcuni parametri nella presentazione dell’Isee che regola la quota da pagare. Con aumenti giudicati assurdi in un momento come questo. Una questione diventata addirittura uno scontro politico tra i comuni della stessa regione.

Ecco perchè una formica trovata in un biscotto delle merende servite in una scuola di Pescara ha fatto davvero scalpore, tanto da far scattare un’indagine comunale per garantire la sicurezza alimentare e monitorare la qualità del cibo servito agli studenti. Un problema ora sentito ancora di più proprio alla luce di tutti i cambiamenti avvenuti nelle ultime settimane.
Il problema delle mense scolastiche
Dopo una serie di rinvii, lo scorso 8 marzo ha preso il via, non senza polemiche, il nuovo servizio di ristorazione nelle mense scolastiche di tutti i plessi della regione Abruzzo. Il nuovo corso è stato affidato alla società Rti Elior Ristorazione spa, subentrata all’azienda Serenissima che negli ultimi anni si era occupata delle mense scolastiche abruzzesi.

Ma oltre al cambio di servizio, è stato l’adeguamento dei prezzi, tramite le soglie dell’Isee da presentare, che ha scatenato un mare di polemiche che sono arrivate fino ai consigli comunali delle varie città della regione. In attesa che la questione venga risolta, ieri ha fatto scalpore una formica trovata nell’impasto di un biscotto in una scuola di Pescara, un fatto giudicato gravissimo e che ha fatto scattare subito un’indagine interna, che ha inevitabilmente riacceso le proteste dei genitori.
Ecco cosa è successo
Una segnalazione improvvisa, arrivata al Comune di Pescara sulla presenza di una formica trovata all’interno di un biscotto tra le merendine servite in una scuola della città, ha fatto immediatamente partire l’indagine interna da parte degli uffici competenti. Subito è stata contattata l’azienda che ora serve il servizio mensa per avere delucidazioni in merito.

La stessa società ha attivato a sua volta la procedura di non conformità nei confronti del fornitore dei biscotti incriminati, con l’obiettivo di esaminare le circostanze dietro all’incidente. A un primo esame il confezionamento non presentava difetti o buchi evidenti, quindi c’è la necessità di risalire all’intera filiera che poi ha portato il biscotto sulla tavola dei bambini nella scuola. Una notizia che inevitabilmente ha sollevato nuove preoccupazioni sulla qualità del cibo fornito nelle scuole.





