Ribadiamo che siamo disponibili a fornire informazioni, come sempre: la disinformazione rischia di generare preoccupazione fra i cittadini sulla qualità delle cure nei presidi, rendendosi corresponsabile della mobilita passiva”, esordisce così il direttore generale della Asl di Teramo, Maurizio Di Giosia, “il management aziendale non sta depotenziando nessun presidio. Bisogna prendere coscienza, una volta per tutte, che la sanità non è più organizzata per compartimenti stagni, in cui la mano destra non sa quello che fa la sinistra: tutte le realtà devono coordinarsi per assicurare la migliore offerta sanitaria al cittadino. E l’ospedale di Sant’Omero è appunto nella rete assistenziale provinciale”.
Che non ci siano penalizzazioni in corso lo dimostrano le scelte fatte dall’azienda, che ha ultimamente posto a capo di importanti unità operative _ Anestesia e rianimazione e Pronto soccorso _ le migliori professionalità disponibili all’interno della Asl, sottraendole all’ospedale hub di Teramo, a cui si aggiunge la convenzione con l’Università dell’Aquila per la Uoc di Medicina, diretta dal professor Davide Grassi. E sempre a proposito di professionalità, se ne può citare un’altra per tutte: proprio a Sant’Omero esiste l’unica struttura di colonproctologia a gestione universitaria presente all’interno dell’azienda sanitaria. “Inoltre, nessun primariato è stato tolto”, precisa Di Giosia, “ad oggi la Chirurgia è Uoc e per Ostetricia e Ginecologia c’è una simbiosi con Teramo che ha incrementato di molto l’attività chirurgica. Per il futuro si vedrà”.
Anche per quanto riguarda la tecnologia il consigliere regionale Pepe non è ben informato. Per quanto riguarda la risonanza magnetica da 1,5 tesla, la Asl ne ha previsto l’acquisizione con il Pnrr. Sarà sistemata, l’arrivo è previsto per il prossimo anno, nell’area prospiciente la Radiologia, in modo da essere perfettamente funzionale alla stessa unità operativa. La Asl inoltre sta valutando la possibilità di sostituire la Tac a 16 strati con una a 128: sono in corso contatti con la ditta Ge per tale attività. La Asl ha inoltre avviato un piano di ammodernamento del mobilio, e quindi anche dei letti, che a Sant’Omero riguarda la Medicina e a breve l’Ortopedia.
“Ricordo poi che questa azienda, grazie all’assessorato regionale alla Salute, ha incrementato di 9 milioni il tetto di spesa per il personale, cosa mai ottenuta in passato e che ci aiuterà a colmare le carenze, laddove si riescano a reperire le professionalità all’interno del mercato del lavoro. Un finanziamento che si aggiunge ai 40 milioni concessi dalla Regione per colmare il gap con le altre Asl abruzzesi. La carenza di personale è un problema cronico in tutto il Paese, e non solo alla nostra Asl”, aggiunge Di Giosia, “che anzi ha messo in campo tutta una serie di attività, da avvisi a concorsi pubblici che per alcune specialistiche sono andati deserti, oltre ad attività aggiuntive che prevedono un ristoro economico per il lavoro in più svolto dal personale In definitiva il presidio di Sant’Omero non solo non è penalizzato, ma viene ritenuto strategico perché “di confine”, tanto che stiamo lavorando per dargli una specifica vocazione nei piani strategici aziendali”.