E’ trascorsa ormai una settimana dall’omicidio dell’Aquila e le indagini proseguono senza sosta. Ecco l’ultima decisione nei confronti degli indagati.
Le indagini sull’omicidio dell’Aquila di venerdì 22 marzo non si fermano. Oggi era una giornata importante per due motivi: il primo riguarda l’autopsia sul corpo della vittima. Un passaggio fondamentale per cercare di avere certezze sulle cause della morte del 59enne.
L’altro motivo si riferisce all’interrogatorio per i due indagati. I punti da chiarire sono ancora diversi e per questo motivo le loro dichiarazioni sono fondamentali per capire alcuni passaggi della vicenda. E nei prossimi giorni ci potrebbero essere ulteriori novità in una vicenda destinata a tenere banco per diverso tempo.
La decisione della Procura sugli indagati
Come detto in precedenza, in questa giornata i due arrestati sono stati ascoltati dal magistrato. Confermata la custodia cautelare nei confronti dei fermati. L’accusa per entrambi resta quella di omicidio preterintenzionale ed ora si attendono i risultati dell’autopsia per confermare oppure cambiare il reato contestato ai responsabili della morte del 59enne.
Un passaggio assolutamente fondamentale per chiarire meglio la vicenda e soddisfare la richiesta della famiglia. I parenti del 59enne, infatti, da tempo chiedono giustizia e si spera di davvero in poco tempo di riuscire ad avere buone notizie anche dagli inquirenti.
I punti da chiarire
Ma quali sono i punti da chiarire? In particolare il rapporto tra la vittima e i due aggressori. Stando alle informazioni raccolte dagli inquirenti, i coinvolti in questa vicenda si conoscevano. Resta da capire se il litigio prima del pestaggio è nato per futili o motivi oppure dietro ci sono altre motivazioni.
Un passaggio fondamentale in questo omicidio. L’obiettivo degli investigatori è quello di chiudere il prima possibile l’inchiesta e dare giustizia al 59enne. Ma, come detto in precedenza, si attendono i risultati dell’autopsia e ulteriori approfondimenti. Per questo motivo si tratta di un qualcosa che continuerà a tenere banco per diverso tempo sulle pagine di cronaca.