Una nuova importante ricerca allunga ombra inquietanti su un farmaco piuttosto comune: ecco chi rischia e perché.
Leggere con molta attenzione le controindicazioni dei vari farmaci è assolutamente importante. Ci possono essere delle interazioni con altre medicine, oppure possibilità di gravi problematiche fisiche. Di recente uno studio in particolare ha lasciato senza parole.
Ecco che cosa potrebbe succedere, in alcuni casi, se assumiamo questo farmaco. Il problema alla vista non è assolutamente da sottovalutare. Scopriamo insieme di quale farmaco stiamo parlando.
Il nesso da chiarire tra semaglutide e NAION
Il semaglutide, un farmaco rivoluzionario per la gestione del diabete di tipo 2 e del peso, potrebbe nascondere un lato oscuro. Una nuova ricerca svela un potenziale legame con una rara ma devastante condizione oculare, la neuropatia ottica ischemica anteriore non arteritica (NAION). La scoperta solleva interrogativi cruciali su un medicinale che ha rapidamente guadagnato popolarità, promettendo di trasformare la vita di milioni di persone.
Lo studio in questione, pubblicato su JAMA Ophthalmology, ha analizzato i dati di 16.827 pazienti trattati presso il Massachusetts Eye and Ear, un ospedale universitario affiliato alla Harvard Medical School, nell’arco di sei anni.
Tra i partecipanti, 710 erano affetti da diabete di tipo 2, di cui 194 in trattamento con semaglutide, e 975 erano sovrappeso o obesi, di cui 361 in cura con semaglutide. I risultati mostrano che i pazienti diabetici trattati con semaglutide hanno un rischio quattro volte maggiore di sviluppare NAION rispetto a quelli trattati con altri farmaci. Per i pazienti obesi, il rischio è addirittura sette volte superiore.
È importante sottolineare che lo studio non dimostra una relazione causale tra l’uso di semaglutide e l’insorgenza di NAION, ma evidenzia un’associazione che richiede ulteriori approfondimenti. La NAION è una condizione acuta e indolore causata da un’ischemia del nervo ottico, che può portare a una perdita parziale o totale della vista. Di norma, questa patologia ha un’incidenza di 2–10 casi su 100.000 persone all’anno.
Secondo i ricercatori, è fondamentale indagare meglio questo collegamento. Le attuali informazioni sono considerate interessanti ma provvisorie.
La Novo Nordisk, azienda produttrice di Ozempic e Wegovy, ha sottolineato che lo studio non ha tenuto conto di altri fattori di rischio per la NAION, come l’abitudine al fumo o la durata del diabete. Inoltre, i numeri dei pazienti coinvolti rendono l’associazione statisticamente debole. È possibile che i pazienti che hanno sviluppato NAION non abbiano utilizzato la semaglutide correttamente o nei dosaggi appropriati.
Secondo Joseph Rizzo, professore di Oftalmologia alla Harvard Medical School, tutte queste nuove informazioni dovrebbero essere incluse nelle discussioni tra pazienti e medici, soprattutto per coloro che hanno altre problematiche del nervo ottico, come il glaucoma, o una significativa perdita visiva preesistente.
La Novo Nordisk ha dichiarato di prendere molto sul serio gli studi sugli effetti avversi dei propri farmaci e si impegna a esaminare ulteriormente i potenziali rischi.