Papa Francesco si è aggravato e la prognosi rimane riservata, il peggioramento nelle ultime ore ha fatto preoccupare tutta la comunità di fedeli.
L’ultimo bollettino che arriva dal Vaticano parla di una situazione critica, con la speranza che il Santo Padre si possa riprendere il prima possibile.
Stamattina era arrivato il primo bollettino dove veniva specificato che il Papa aveva riposato bene durante la notte, un’iniezione di fiducia dopo che ieri la conferenza stampa dal Gemelli aveva parlato di situazione ancora complicata ma anche mostrato cauto ottimismo sul futuro.
L’ultimo bollettino di stasera ha però confermato una situazione di grande difficoltà e specificato: “Le condizioni del Santo Padre continuano a essere critiche, pertanto, come spiegato ieri, il Papa non è fuori pericolo. Questa mattina Papa Francesco ha avuto una crisi respiratoria asmatiforme di entità prolungata nel tempo che ha richiesto l’applicazione di ossigeno ad alti flussi”.
Un momento complesso che ha evidenziato nelle analisi del sangue anche una piastrinopenia, associata ad anemia, che ha costretto a una trasfusione di sangue. Nonostante questo il Papa è vigile e ha passato la giornata in poltrona, anche se si è mostrato più sofferente rispetto alla giornata di ieri. Aggiornamenti arriveranno a seguire.
Tra le notizie diramate oggi sulle condizioni di Papa Francesco è arrivato anche un aggiornamento sull’Angelus della domenica che sarà diffuso solo in forma scritta come già avvenuto domenica scorsa quando il Santo Padre era già ricoverato nel nosocomio romano.
Non arrivano dunque belle notizie dalla Sala stampa vaticana che si stringe attorno a Bergoglio e che spera di poter superare anche questa crisi. Messo in allarme il popolo di fedeli che sui social network continua ad affidare al Signore le preghiere per far rimettere Papa Francesco.
Per la prima volta oggi si è parlato di “prognosi riservata” con la frase che ha scatenato grande preoccupazione. Se da questo brutto momento si vuole trarre un aspetto positivo, va detto che una moltitudine di persone ha dimostrato grandissimo affetto verso il Papa che è affidato a mani sapienti al lavoro per cercare di migliorare le sue condizioni in alcuni casi croniche.
La speranza è che il Papa possa riprendersi e tornare al Vaticano per portare avanti questo Giubileo del 2025 che ha tanto atteso e preparato nella maniera più competente possibile e come solo il suo grande cuore può fare. Ora parola ai medici per i prossimi bollettini.