Gino Cecchettin è balzato agli onori della cronaca per via del terribile omicidio della figlia Giulia per mano di Filippo Turetta. Ora l’uomo si ritrova al centro della bufera.
L’omicidio della giovanissima Giulia Cecchettin ha sconvolto l’opinione pubblica portando in auge il dibattito sull’influenza che la cultura patriarcale e sessista continua ad avere nel nostro Paese, dove i casi di femminicidio anziché diminuire rimangono una costante decisamente preoccupante. Il padre della 22enne, Gino, in seguito alla morte della figlia si è impegnato attivamente per una maggiore sensibilizzazione in merito, attirando tuttavia pareri contrastanti.
Nata a Padova nel 2001, Giulia Cecchettin frequentava la facoltà di Ingegneria biomedica presso l’Università di Padova e si stava preparando per la sua laurea imminente. La giovane durante gli studi ha conosciuto Filippo Turetta, con il quale ha avuto una relazione di un anno. Nell’agosto del 2023 la loro storia si è conclusa, pur rimanendo in contatto.
Giulia, già da prima della sua tragica scomparsa, aveva notato comportamenti preoccupanti da parte di Filippo. Il quale, con il passare del tempo, si è fatto sempre più possessivo mettendo la stessa Cecchettin in allarme. Un atteggiamento di cui anche la sorella maggiore di Giulia, Elena, si era accorta. Le pressioni di Filippo sono proseguite fino a quando, dopo un’uscita insieme alla 22enne nel pomeriggio dello scorso 11 novembre, la famiglia di Giulia non ha più avuto suo notizie.
Gino Cecchettin, le accuse sono gravi: arriva la sua risposta
In seguito al ritrovamento del corpo della giovane privo di vita e all’arresto di Turetta – che, nel frattempo, stava tentando la fuga in Germania – quello di Giulia Cecchettin è diventato un vero e proprio processo mediatico. Il padre della giovane vittima di femminicidio, Gino, è sempre stato in prima linea desideroso di ottenere giustizia e di puntare i riflettori sulle terribili conseguenze di una cultura che continua ad essere fortemente ancorata al patriarcato.
In più occasioni l’uomo si è esposto parlando dell’omicidio della giovane, in merito al quale ha anche scritto un libro dal titolo Cara Giulia – Quello che ho imparato da mia figlia. Il suo impegno, tuttavia, è stato spesso interpretato in modo fuorviante: Gino, infatti, è stato accusato di essere in cerca di attenzioni e di voler sfruttare quanto accaduto a Giulia e alla sua famiglia solamente per entrare in politica.
Sul web, nemmeno Elena è stata risparmiata dagli utenti che l’hanno attaccata con accuse prive di senso. Basti pensare che c’è chi l’ha definita una “satanista” per via del suo abbigliamento (a partire dal Consigliere regionale del Veneto Stefano Valdegamberi). Gino, da parte sua, ha sempre sostenuto che la sua unica intenzione è portare avanti una battaglia nella speranza che non accadano più casi come quello che ha visto coinvolta la sua amata Giulia: “Non riesco a soffrire più per chi mi attacca” ha affermato l’uomo, che ormai ha smesso di dare peso alle critiche.
