Il giallo dell’Aquila sembra essere vicino ad una svolta. La polizia, infatti, ha fermato due persone ritenute responsabili dell’omicidio.
Omicidio oppure un malore? Sembrava essere molto difficile dare una risposta a questa domanda in riferimento alla morte dell’uomo in pieno centro all’Aquila, ma il fermo di due persone ha permesso agli inquirenti di risolvere il caso in davvero poco tempo. Il 60enne ha perso la vita nella giornata di ieri, venerdì 22 marzo, e in un primo momento si è parlato di un possibile accoltellamento.
L’ipotesi, però, è stata immediatamente esclusa dagli inquirenti. Il motivo? L’assenza di ferite. Per questo motivo si stanno facendo tutti gli approfondimenti del caso per capire le cause della morte e la dinamica. Una risposta è destinata ad arrivare tramite l’autopsia e per questo motivo non ci resta che aspettare le prossime ore per avere un quadro più chiaro.
Erano due, al momento, le piste vagliate dagli inquirenti. La svolta è arrivata in queste ultime ore con il fermo dei responsabili. L’ipotesi di un malore è stata subito esclusa considerando la ricostruzione fatta dagli stessi inquirenti.
La morte, infatti, è dovuta ad un pugno al volto. Risposte certe destinate ad arrivare solo tramite l’autopsia visto che il corpo non presenta particolari ferite. Una vicenda che quindi ha diversi punti da verificare e gli inquirenti sono al lavoro per dare delle risposte importanti ai familiari della vittima, che da tempo chiedono giustizia.
Ma non è assolutamente finita qui. Gli inquirenti sono riusciti a fermare i responsabili di questo omicidio. Il gruppo ha lasciato il luogo dello scontro subito dopo la morte dell’uomo e solo ora si è riusciti a fermarli.
Le accuse nei confronti dei due sono quelle di omicidio preterintenzionale con annessa rapina pluriaggravata. Infatti, stando alle prime informazioni che si hanno a disposizione, la coppia ha portato via le cose presenti nelle tasche della vittima.