L’ex capitano giallorosso, indimenticato idolo di un’intera tifoseria, è finito nel mirino della Procura capitolina nell’ambito di una nuova indagine a suo carico
Dal giorno del sofferto ed emozionate ritiro dal calcio giocato, l’ex giocatore della Roma è finito più volte al centro delle cronache non più purtroppo per fatti inerenti al calcio, ma sempre per vicende extra campo. Dalle controversie a colpi di gossip seguite alla clamorosa separazione dalla ex moglie Ilary Blasi alla nuova fiamma Noemi Bocchi con cui si accompagna oramai da tempo, alle polemiche infinite sul perchè non sia mai stato chiamato dalla proprietà americana per far parte dello staff societario del club giallorosso, fino alla boutade di un suo possibile ritorno in campo a quasi 50 anni.
Una brutta tegola si è abbattuta su Francesco Totti. L’ex capitano della Roma è stato iscritto infatti sul registro degli indagati per reati tributari. Secondo l’accusa, formulata al termine di un’indagine della Procura di Roma, avrebbe dovuto aprire una partita Iva per regolarizzare la sua posizione contributiva.
L’accusa pesante per il “Pupone”
La fine della storia d’amore e la separazione dall’ex moglie Ilary Blasi non fa che portare continui guai a Francesco Totti. Gli ultimi problemi sarebbero arrivati dopo la denuncia fatta proprio dall’ex velina in merito ai soldi che l’ex capitano della Roma avrebbe sperperato sui tavoli da gioco fra il settembre del 2020 e il settembre del 2023, nei più importanti Casinò, Montecarlo su tutti. 3.324.000 euro sperperati in varie serate tutti registrati con bonifici dal suo conto corrente ma che, secondo gli avvocati della showgirl, avrebbe dovuto destinare almeno in parte alla famiglia.
Da qui una denuncia che poi ha portato a un accertamento fiscale da parte degli ufficiali del Nucleo Pef, controllo che avrebbe accertato che quelle sarebbero invece state entrate derivanti da sponsorizzazioni pubblicitarie. L’intervento degli uomini della Guardia di Finanza per vederci più chiaro è stato automatico. Dalle indagini è emerso che il Pupone non avrebbe aperto, per far figurare quei determinati compensi pubblicitari, una partita Iva apposita evitando quindi di denunciare quanto guadagnato.
La sanzione che dovrà pagare
Sullo storico ex capitano, idolo indiscusso ancora oggi di intere generazioni di tifosi giallorossi è stato così aperto un fascicolo di accertamenti fiscali in merito a un’omessa dichiarazione dei redditi. Da quanto emerso dalle indagini, l’ex giocatore avrebbe cercato di ravvedere la sua posizione, ma ovviamente in maniera tardiva, versando all’Agenzia delle entrate il dovuto, una cifra poco oltre i 200mila euro. L’accusa nei suoi confronti è pesante, omessa dichiarazione fiscale, con l’aggravante di aver cercato di evadere le imposte sui redditi o sul valore aggiunto.
Se l’accusa dovesse essere confermata, Totti rischia una pena da 2 a 5 anni, come previsto dall’articolo 5 del decreto legislativo 74/2000. L’ex calciatore dopo l’8 dicembre è atteso a piazzale Clodio, presso il Tribunale di Roma, per chiarire la sua posizione. L’ex giallorosso è attualmente indagato anche in un altro procedimento, per il quale si va verso l’archiviazione, per l’accusa di abbandono di minori dopo una denuncia sempre da parte della ex moglie Ilary Blasi, con la quale evidentemente è in atto una vera e propria “guerra”.