Finisce l’era delle comunità montane dopo 52 anni

Il Consiglio regionale ha approvato una legge che permette a 196 comuni abruzzesi di unirsi per avere più fondi.

Dopo ben 52 anni dalla nascita, finisce l’era delle comunità montane, dopo che per gli ultimi 10 anni erano rimaste commissariate. Adesso, la politica ha voluto fare dei passi in avanti per sbrigliare la complicata situazione, promulgando una legge in Consiglio regionale che permette ai 196 comuni abruzzesi di unirsi.

Addio alle comunità montane dopo 52 anni
Addio alle comunità montane dopo 52 anni abruzzo.cityrumors.it

A seguito delle votazioni in Consiglio regionale, si è arrivati all’emanazione di una legge che mette un punto di fine all’era delle comunità montane, che ormai da dieci anni erano commissariate. La votazione ha quindi aperto alla possibilità, per ben 196 comuni abruzzesi di accorparsi e unirsi, così da ottenere fondi maggiori.

Addio alle comunità montane dopo 52 anni

Il Consiglio regionale abruzzese è arrivato all’emanazione di una legge che pone fine una volta per tutte alle comunità montane, istituite ben 52 anni fa e da 10 anni sottoposte a commissariamento. In questo modo, 196 comuni abruzzesi potranno riunirsi nella nuova unione dei Comuni montani.

Comuni montani uniti dopo la nuova legge
Comuni montani uniti dopo la nuova legge abruzzo.cityrumors.it

La Legge è stata approvata in Consiglio regionale dopo essere stata proposta in Giunta regionale dall’assessore Pietro Quaresimale ed è stata illustrata dal suo collega di partito, il consigliere regionale della Lega Fabrizio Montepara, presidente della prima commissione di bilancio.

Questa mossa che va a rivoluzionare l’assetto comuni, costituirà in realtà un vantaggio per le tante comunità, grandi o piccole, che entreranno a far parte dell’unione dei Comuni montani. I Comuni infatti potranno gestire direttamente servizi e attività, potendo associarsi e condividendo le varie esigenze dalla polizia municipale e l’assistenza sociale al recupero del patrimonio edilizio e la tutela delle aree interne contro lo spopolamento.

Vi sarà inoltre un contributo non indifferente per le spese che ammonterà a 830mila euro per l’anno corrente, 2023. Per il 2024, dato che si dovrà coprire un periodo di tempo maggiore, il contributo sarà di 1.330.000 mentre per il 2025 la cifra crescerà ancora arrivando a 2.050.000.

Tuttavia, un cambiamento del genere comporta anche un nuovo step per la regione, che si troverà a dover istituire un fondo speciale che al momento non c’è, diventando a tutti gli effetti parte attiva della vicenda. Tale progetto infatti, rivoluziona l’assetto di quasi due terzi dei comuni abruzzesi. Per far fronte ai limiti finanziari, Montepara dichiara con fermezza e sicurezza, che i fondi potranno essere trovati negli Fsc. I Comuni comunque, potranno continuare ad avere autonomia.

L’adesione all’unione dei Comuni d’Abruzzo infatti è libera e facoltativa. Nel caso si decidesse di non aderire, il Comune o i Comuni rimarrebbero totalmente autonomi ma, ovviamente, non avrebbero accesso ai fondi speciali.

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