Acqua del rubinetto, vietato usarla in queste regioni: il rischio per la salute è troppo alto per tutti. Ecco la sconvolgente verità
Mai nessuno si sarebbe aspettato nel 2024 di assistere a un simile scenario. Nell’epoca del progresso tecnologico anche solo una prospettiva come questa sembrava impossibile ai tanti, eppure è successo. Stiamo parlando di un grande disagio che però poteva diventare anche una enorme catastrofe in termine di vite umane.
Dopo la moria di persone per Covid, si poteva incorrere nello sterminio di popolazioni se fossero venute a contatto con questo patogeno si pensa presente nell’acqua del rubinetto. Abituati ad averla sempre a portata di mano nelle nostre abitazioni, in molti ormai danno per scontato che sia sempre pura anche perché paghiamo bollette salate per questo servizio.
La realtà ha messo in evidenza una verità assai diversa e più crudele. Ad essere colpite da questo fenomeno sono state alcune regioni italiane dove è stato necessario emettere un’ordinanza per proteggere la popolazione. Approfondiamo la questione per capire meglio.
Acqua killer in casa: ecco dove
Sembrano ormai lontani i tempi quando le nostre nonne erano costrette ad andare alla fonte per prendere l’acqua da bere. Il progresso ci ha permesso di avere l’acqua nelle nostre case per tutte le esigenze.
Più recentemente, poi, con l’avvento delle ultime scoperte tecnologiche in molti hanno comprato depuratori per l’acqua per renderla perfetta per le proprie esigenze di salute.
Ciò ha aumentato il divario tra l’accesso al benessere tra ricchi e poveri. In questo scenario, però, è proliferato questo patogeno nelle acque che giungono nelle nostre abitazioni. Sembra che nessun strumento di depurazione delle acque privato sia attrezzato per sconfiggerlo.
L’unico modo per debellare questo virus dall’acqua del rubinetto di casa propria sembra proprio che sia fare una sanificazione dell’intera rete idrica. Il comune italiano coinvolto da questo nefasto fenomeno ha già pubblicamente dichiarato di stare adoperandosi per fare questa operazione.
Intanto però i cittadini residenti nel suo territorio non potranno usare l’acqua dei propri rubinetti per alcun uso alimentare e nemmeno per lavarsi i denti, la frutta o la verdura. L’evento di cui stiamo parlando è avvenuto in Lombardia, più precisamente nel comune di Ponte di Legno (vicino al passo Tonale al confine tra la provincia di Trento e Brescia), come riporta anche Fanpage.
Il divieto è entrato in vigore lo scorso 10 aprile e resterà in atto fino alla sanificazione della situazione. Il virus da sconfiggere è, infatti, il norovirus: ovvero, un microrganismo parecchio contagioso e pericoloso.
Esso causerebbe episodi di gastroenterite violenti che possono peggiorare quadri clinici preesistenti in persone con patologie anche immuni ma anche vomito e forti dolori addominali.