Un detenuto ha cercato di fuggire dopo essere evaso dal carcere. Ma la polizia è intervenuta per catturarlo e riportarlo in cella. Ecco cosa è successo.
Non è sicuramente un periodo tranquillo per le carceri abruzzesi. Dopo il ritrovamento di panetti di sostanze stupefacenti e cellulari, un detenuto nelle scorse ore è evaso dal carcere e tentato la fuga. Alla fine la sua latitanza è durata davvero poco considerando che gli inquirenti lo hanno individuato e portato nuovamente in cella.
Stando alle ultime informazioni, l’uomo voleva fuggire all’estero, ma alla fine è stato fermato e per lui il giudice ha subito convalidato il fermo ancora in carcere. Naturalmente la sua posizione ora si è aggravata rispetto al passato.
La ricostruzione
La ricostruzione di questa evasione è stata fatta dagli inquirenti. Stando alle informazioni che si hanno a disposizione, il 33enne, di origine africana, stava scontando la sua pena in un regime di semilibertà. L’uomo, infatti, era atteso ogni sera in carcere dopo aver trascorso l’intera giornata fuori dalla struttura penitenziaria.
Nella serata di ieri, venerdì 9 febbraio, la polizia penitenziaria non lo ha visto rientrare e lanciato l’allarme per rintracciarlo. Alla fine il detenuto è stato individuato a Verona. L’uomo stava provando a fuggire all’estero con un aereo, ma è stato fregato dal documento falso. La foto ha insospettito le autorità e i controlli hanno chiarito tutto. Per lui sono scattate subito le manette e il trasferimento in carcere a Verona dove ora sconterà la pena.
Convalidato l’arresto
La fuga ha complicato ancora di più la sua posizione. Stando a quanto riferito da IlPescara.it, nei confronti dell’uomo è scattato anche il reato di evasione (oltre a quelli che lo avevano portato in carcere ndr) ed ora il magistrato di sorveglianza della città abruzzese ha ripristinato il ritorno in una cella, ma questa volta a Verona.
Ora sono in corso tutte le valutazioni del caso e si sta cercando di capire eventuali complici in questa fuga. Naturalmente si preferisce mantenere il massimo riserbo visto che non si hanno certezze.