L’attentato in Germania ha riportato alla mente degli italiani diverse tragedie. Ecco i nostri connazionali che hanno perso la vita in questi attacchi
La Germania è ancora in lutto per quanto accaduto nella serata di ieri, venerdì 20 dicembre. Una macchina guidata da una persona di origine saudita si è scagliata contro la folla presente ai mercatini di Magdeburgo. Le informazioni ad oggi parlano di due morti e decine di feriti, ma il numero potrebbe aumentare nelle prossime ore. Fortunatamente non ci sono stati italiani coinvolti in questo attacco. Il ministro Tajani subito dopo l’incidente ha confermato che nessuno dei nostri connazionali si trovava in quella zona.
Una notizia che ha fatto tirare un sospiro di sollievo ai familiari dei nostri connazionali che si trovano lì. Non è la prima volta che un italiano perde la vita in un attentato simile. In questo articolo vogliamo ricordare tutte le persone del nostro Paese che hanno perso la vita in un attacco terroristico.
Un lungo elenco che parte dal 16 maggio 2003 a Casablanca, in Marocco, dove Luciano Tadiotto è rimasto ucciso in un attacco insieme ad altre 40 persone. Un anno dopo l’Italia ha pianto il cuoco Antonio Amato, morto in Arabia Saudita. Sempre nel 2004 hanno perso la vita le sorelle Rinaudo, a Taba in Egitto.
Nel giro di pochi giorni (7 e 23 luglio) nel 2005 sono state diverse le vittime italiane di terrorismo: Benedetta Ciaccia, 32enne romana rimasta uccisa in uno dei diversi attacchi alla metropolitana di Londra e il gruppo di sei nostri connazionali che hanno perso la vita a Sharm El Sheik. Parliamo di Sebastiano e Giovanni Conti, Daniela Maiorana, Paola e Daniela Bastianutti e Rita Previtera.
Il 10 agosto 2006 a Gerusalemme un palestinese ha ucciso il volontario Angelo Frammartino. Due anni dopo a perdere la vita a Mumbai è stato l’uomo d’affari Antonio Di Lorenzo. Dal 13 al 26 febbraio 2010 altri due nostri connazionali sono morti in attentati terroristici: parliamo di Nadia Macerini, deceduta nell’esplosione di una bomba a Pune in India, e Pietro Antonio Colazzo, funzionario dell’Aise ucciso dai talebani a Kabul. Nel 2013 Silvano Trevisan, ingegnere, fu rapito e poi ucciso in Nigeria.
Ma dal 2015 in poi gli anni più bui per quanto riguarda le vittime italiane in attacchi terroristici. Si è partiti il 18 marzo con l’attentato dell’Isis al museo Bardo in Tunisia dove persero la vita Francesco Caldara, Orazio Conte, Antonella Sesino e Giuseppina Biella. Il 13 maggio Alessandro Abati fu ucciso a Kabul. Il 28 settembre Cesare Tavella a Dacca e il 13 novembre Valeria Solesin nell’attentato al Bataclan.
Nel 2016 forse il bilancio più grave. Sono più di 15 le vittime italiane provocate da attentati terroristici. Si è iniziati il 15 gennaio con la morte di Michela Santomenna in Burkina Faso, si è proseguiti con i decessi di Patricia Rizzo nell’attacco a Bruxelles, dei nove nostri connazionali in Bangladesh per l’assalto in un ristorante e dei sei a Nizza dove un camion ha travolto la folla. Il triste elenco comprende anche Fabrizia Di Lorenzo, la 31enne di Sulmona morta nell’attentato ai mercatini di Natale di Berlino.
Nel 2017 a perdere la vita furono Luca Russo, Bruno Gullotta e Carmen Lopardo nell’attacco alle Ramblas di Barcellona. L’ultimo nostro connazionale ad essere ucciso in un attentato terroristico fu Antonio Megalizzi a Strasburgo.