Tanto che nei giorni scorsi, dopo l’ondata di maltempo, per tamponare alcune buche è stato posizionato anche dell’asfalto a presa rapida. Palliativi, ovviamente, che non possono nascondere lo stato di usura che connota via Gabriele D’Annunzio. In particolar modo nel tratto che va dalla linea ferroviaria al lungomare.
Sulla necessità di intervenire con una riqualificazione complessiva del tratto stradale (per ragioni di sicurezza, ma anche di immagine per una zona a ridosso della riviera) non ci sono stati mai dubbi. Nemmeno in precedenza, visto che l’Ente ha stanziato i fondi e circa 50 giorni fa anche approvato il progetto esecutivo. Step necessario per effettuare l’intervento, anche se in piena estate, e andare a sanare una criticità presente da tempo, acuita anche dai lavori dello scorso anno e che hanno interessato la linea di raccolta delle acque.
Altro discorso riguarda il fatto che la stessa opera non sia ancora stata messa a cantiere, anche a costo di dover sopportare dei disagi in piena estate. Ma una sorta di sacrifico necessario per riproporre un percorso carrabile, ma anche ciclo-pedonale degno di essere definito tale.
Nei mesi scorsi l’amministrazione civica aveva presentato, a residenti e titolari di attività economiche, un’idea di riqualificazione del viale con eliminazione dei parcheggi e creazione di due percorsi paralleli. Ciclabile e pedonale. Poi di fronte al dissenso di alcuni esercenti, si era tornato all’idea originaria, con un progetto da 88mila euro. Ossia con posti auto (a tempo) sul lato nord e tracciato ciclo-pedonale su quello opposto. Ad oggi, però, i lavori ancora non partono.