L’azienda che produce reti e recinzioni metalliche a rischio chiusura.
L’assemblea dei lavoratori si terrà nello spazio antistante lo stabilimento sulla bonifica del Salinello: lo stesso spazio che ha visto, nelle ultime settimane l’avvio di un presidio permanente per impedire che i macchinari fossero portati via e iniziare il piano di delocalizzazione della produzione in Polonia, così come previsto dalla proprietà.
All’assemblea di domani (inizio ore 11) saranno presenti oltre ai segretari provinciali di Fim Cisl e Fiom Cgil (Marco Boccanera e Mirco D’Ignazio) della Cisl e della Cgil (Fabio Benintendi e Giovanni Timoteo), anche i segretari regionali di FIM CISL e FIOM CGIL Domenico Bologna ed Alfredo Fegatelli. Le conclusioni saranno affidate a Valerio D’Alò e Claudio Gonzato rispettivamente componente la segreteria nazionale FIM CISL e funzionario del centro nazionale FIOM CGIL.
“L’assemblea sarà l’occasione per condividere con lavoratrici e lavoratori i prossimi appuntamenti di lotta“, si legge in una nota di Fim e Fiom, ” a partire dalle iniziative che saranno organizzate per il prossimo 1° settembre in concomitanza con l’incontro convocato dal Ministero dello Sviluppo Economico. Si discuterà, inoltre, dell’iniziale volontà aziendale, immediatamente respinta dalle organizzazioni sindacali, di attivare la cassa integrazione per COVID.
Un’ipotesi che se fosse andata in porto sarebbe stata inaccettabile sotto tutti i punti di vista: non può essere pagata dalle collettività l’inesorabile riduzione delle attività con conseguente perdita di 155 posti di lavoro, per di più in un’azienda che nell’anno del COVID ha migliorato i suoi risultati di fatturato e bilancio”.