L’Ente, infatti, ha affidato un incarico di natura professionale (per 33mila euro) per far valutare i vari immobili presenti nella zona collinare e che saranno posti in vendita. L’attività del professionista è finalizzata a fare un stima in base ai valori di mercato dei vari cespiti presenti nella zona residenziale. Passaggio propedeutico allo step successivo che è quello dell’alienazione in un unico lotto, così come previsto dall’amministrazione comunale.
Del complesso acquisito dal Comune, in virtù di una sentenza della Corte d’Appello, fanno parte una piscina, un bar- ristorante, circa 25 mini appartamenti, ma anche locali destinati a cantina e un centinaio di garage. In pratica un intero residence, spezzettato tra i vari immobili che furono edificati oltre 10 anni fa.
Il tutto è la risultanza di una lottizzazione abusiva in sede di intervento edilizio da parte della società costruttrice. Abusi che poi hanno originato un procedimento giudiziario e la confisca delle cubature realizzare in eccedenza.