Il primo rilievo è di natura economica: ” deduciamo che l’amministrazione non avesse a disposizione le somme necessarie per realizzare il discutibile intervento e probabilmente sarebbe stato meglio non farlo e non indebitare ulteriormente il Comune”.
Le disquisizioni, però, vertono anche e soprattutto su elementi di natura ambientale, viste poi quelle che sono le politiche complessive: ossia ridurre gli impianti semaforici, riducendo i tempi di attesa.
“Solo nel Comune di Tortoreto, si continua ad aggiungere semafori lungo la Statale 16”, prosegue l’associazione gudata da Franco Rampa, “a distanza di pochi metri l’uno dall’altro, operazione che comporterà per la prossima stagione estiva un intasamento veicolare senza precedenti.
Inoltre, si tratta di un intervento in evidente contrasto con le politiche ambientali europee ed italiane e che tra l’altro non garantisce qualità dell’aria e dell’ambiente. Le auto e i furgoni producono il 15% delle emissioni di CO2. La CO2, o anidride carbonica, è un gas serra responsabile del cambiamento climatico: gli obiettivi della Commissione Europea per l’ambiente fissati per il 2030, indicano le buone pratiche da seguire, tra cui la fluidificazione del traffico attraverso le rotatorie ed eliminazione dei semafori, per la riduzione delle emissioni di CO2”.
Rosso semaforico. Nelle argomentazioni dell’associazione, poi tornano a galla anche le considerazioni sul sistema di rilevazioni del semaforo all’incrocio con via Trieste (ora non funzionante), che ha prodotto circa 4mila multe nei sei mesi di attivazione.
“Qualcuno dice che è una cambiale elettorale, altri sostengono che sia stato installato per garantire la sicurezza nell’attraversamento dei pedoni. Se così fosse, si tratterebbe di un intervento concettualmente sbagliato. Infatti, nel comune di Saronno, una strada statale ad alto flusso di traffico era continuamente attraversata dai pedoni, con un passato di una serie importante di gravi incidenti. L’amministrazione comunale ha deciso per la realizzazione di un tunnel pedonale, con la condizione però di ridurre al minimo i disagi alla popolazione provocati dal cantiere, così, con le tecnologie più all’avanguardia, il sottopasso è stato realizzato nel corso di una notte, garantendo la sicurezza dei pedoni che attraversano la strada statale.
Quindi, ancora una volta rileviamo che l’amministrazione-Piccioni e l’assessore delegato alla viabilità, hanno attuato un intervento che sembrerebbe non solo inefficace ed inutile, ma che potrebbe rivelarsi addirittura dannoso, oltre che per le casse comunali, anche per chi è alla guida, nei periodi di maggiore affollamento della strada statale”.