Questa mattina, in sala consiliare, la società incaricata dalla Snam di realizzare le opere del nuovo metanodotto Chieti-Ravenna. La società, nelle scorse settimane, aveva inviato le lettere ai vari proprietari terrieri di una vasta zona del territorio cittadino. Da Salino fino alle colline tortoretane seguendo idealmente il percorso del fosso Cavatassi. Nella circostanza i proprietari convocati, resi edotti singolarmente, hanno conosciuto le caratteristiche dell’intervento, che prenderà il via nel 2021, l’indennizzo previsto (27 euro al metro lineare) e alcuni aspetti tecnici delle opere.
Ovviamente, l’opera pubblica non è in discussione, anche se l’iter non è ancora completato e interesserà, a queste latitudini, anche piccole porzioni de territorio di Alba Adriatica, Martinsicuro e Colonnella. Ma da parte dei proprietari interessati, tante sono le perplessità, anche perché solo ora sono venuti a conoscenza di quello che sarà realizzato dalla Snam. Senza nessuna informazione preventiva e dunque in molti, affidandosi anche ai tecnici di fiducia, vogliono verificare bene ogni dettaglio.
Sul piano tecnico, il tracciato sarà scavato fino a tre metri di profondità (quattro dove saranno attraversati corsi d’acqua e fossati), anche se delle perplessità restano. Soprattutto in ordine all’impatto ambientale e ai passaggi in zone alluvionali e dal fatto che saranno interessati terreni agricoli e uliveti. Identico percorso la società seguirà anche con i proprietari terrieri delle località vicine.