Tortoreto. Lo spostamento dal cimitero, settore per nel quale per anni aveva assolto alle funzioni di custode, e lo spostamento in altro settore, viene annullato dal giudice del lavoro, che ordina la reintegra del dipendente nel vecchio ruolo.
E’ in sintesi la recente sentenza del tribunale del lavoro di Teramo che ha accolto il ricorso di uno storico dipendente del Comune di Tortoreto, spostato dalla precedente mansione nel 2016, durante la gestione commissariale, in seguito ad un provvedimento disciplinare. Poi nella sostanza decaduto.
Il provvedimento è stato impugnato in sede civile e il giudice ha accolto il ricorso del lavoratore che dovrà essere reimmesso nel vecchio ruolo e di riflesso ha condannato il Comune di Tortoreto nel farsi carico di tutte le spese legali e di giudizio per 3mila euro.
Il debito fuori bilancio è stato riconosciuto nel corso dell’ultima seduta del consiglio comunale. Circostanza nella quale l’Ente (anche su sollecitazione delle minoranze) ha anche chiarito che si cercherà un accordo con il legale del lavoratore demansionato, evitando ulteriori lungaggini (e spese) giudiziali.
La necessità di trovare un accordo, infatti, nasce anche da un altro aspetto pratico. Poco prima dello spostamento del dipendente (era il 2016) l’allora giunta Richi avviò il percorso per esternalizzare la gestione dei servizi cimiteriali e dunque, sentenza alla mano, la ricollocazione come custode non sarebbe al momento possibile. Ragione per la quale ora si cercherà un accordo stragiudiziale.