Nell’ultima seduta consiliare, l’assise civica ha approvato il piano tariffario della Tari per l’anno in corso e la disciplina che ne regola il pagamento. In linea di massima non ci sono state novità rispetto al 2018. Né per quanto concerne l’incidenza della tassa sui rifiuti, né tanto meno per il pagamento che potrà essere fatto in tre rate. La prima, a differenza del passato potrà essere pagata entro il 30 aprile (in passato era a fine marzo) e comunque dopo l’arrivo delle bollette a casa. Operazione che sarà perfezionata nelle prossime settimane. Restano immutate le altre due scadenze, ossia 30 giugno e 30 settembre.
Delle riflessioni sono nate anche in ordine alle modifiche introdotte all’inizio del 2019 (una solta raccolta settimanale per l’indifferenziato) e il potenziamento del personale per lo spazzamento del territorio. Va detto che i primi dati in tema di differenziata, nell’anno appena iniziato, hanno toccato il 65%. Dieci punti in più rispetto alla media del 2018. Dato che andrà valutato nel medio periodo, ma segnali per una risalita complessiva sembrano affiorare.
“ Riteniamo che una spesa di 2,8milioni anno per il servizio di igiene urbana”, ha commentato in consiglio il consigliere della Lega, Nico Carusi, “ debba favorire delle riflessioni. debba indurre la politica a fare quantomeno delle riflessioni che ovviamente, non fa. Non nascondiamocelo, questi carrozzoni seppur spesso costosissimi per la collettività (da capire se i benefici valgono i costi) sono serviti e servono alla politica per assegnare qualche posto di lavoro promesso in campagna elettorale, e nella migliore delle ipotesi, per racimolare qualche contributo economico per eventi”.