E dunque una apprezzabile crescita rispetto al mese precedente, anche se ancora lontani da quelli che devono essere gli obiettivi e i parametri di riferimento.
In ogni caso dopo aver per certi versi toccato uno dei punti più bassi degli ultimi anni, a Tortoreto si registra un segnale di risalita che va preso come aspetto incoraggiante rispetto ad un percorso di sensibilizzazione e di stimolo che dovrà in ogni caso essere pianificato.
La vicenda non è nuova nel suo incedere, visto che nel giro di 9 anni, la percentuale di differenziata è passata da oltre il 65% nel 2009, ad una percentuale di circa il 57% negli ultimi due anni.
E con dati scorporati (gli ultimi due mesi sono emblematici, prima il 50%, ora poco più del 54%), che indicano una ulteriore flessione. Ora, sulla scorta della piccola risalita, qualcosa va pensato in termini di rilancio della pratica della raccolta domiciliare.
E va fatto almeno per due ordini di motivi: mantenere inalterati i parametri utili per le certificazioni di natura ambientale (in primis la Bandiera Blu), ma anche per non far lievitare i costi dello smaltimento.
Valutazioni, queste, emerse anche in occasione del consiglio comunale di fine febbraio per l’approvazione del bilancio.