“A distanza di quasi due mesi”, si legge nella replica, ” con un tempismo quantomeno curioso, la Consulta ha ritenuto opportuno emettere alcune valutazioni sul modo di operare e sulle scelte dell’amministrazione assolutamente non condivise dal gruppo di maggioranza.
Il modus operandi dell’amministrazione comunale è stato incentrato sin dall’inizio sul confronto, come è evidente dalla serie di incontri con i cittadini organizzati su tutto il territorio in vista della redazione del bilancio e dal percorso di istituzione dell’imposta di soggiorno, che rappresenta un caso unico rispetto a quanto accaduto nei comuni limitrofi. Attraverso un percorso di dialogo con albergatori ed intermediari immobiliari, si è pervenuti ad un regolamento ampiamente condiviso, che tiene conto nelle necessità attuali e delle prospettive future del turismo di Tortoreto. Le proposte di esenzione e di periodizzazione avanzate dalla Consulta poco rispecchiano lo stato del nostro mercato, non essendo state avanzate da nessuno dei diversi soggetti coinvolti.
Utilizzo dei fondi dell’imposta. “In merito alle progettualità da realizzare con i proventi dell’imposta, esse corrispondono sostanzialmente a quanto in animo dell’amministrazione, come è stato dettagliatamente esposto dall’assessore Ripani in una assemblea dell’organo giovanile.
Non condividiamo altresì le valutazioni sul Comitato Turistico, un organo fortemente voluto dal gruppo SiAmo Tortoreto, come esposto più volte in campagna elettorale. Quanto proposto dal presidente Cavatassi corrisponde sostanzialmente alla Consulta del Turismo, esistente a Tortoreto da molti anni. I risultati non brillanti di tale organo hanno indotto la maggioranza ad optare per una istituzione nuova che si avvalesse di professionisti del settore, competenti in materie turistiche e di comunicazione nonché dotati di esperienza in contesti anche più avanzati di quello locale. Nel contempo, avendo importanti compiti propositivi e consultivi miranti allo sviluppo di progettualità turistiche a lungo termine, il Comitato non può essere privato di una guida politica, come tale investita della fiducia dei cittadini”.
“Ho partecipato sempre molto volentieri agli incontri cui la Consulta Giovanile mi ha invitato, aggiornandoli sempre sull’operato dell’Amministrazione. In queste stesse riunioni ho potuto però constatare che l’entusiasmo iniziale di questo organo è ormai scemato. La base assembleare effettiva, pur con qualche membro volenteroso, è ormai ridotta all’osso, come dimostrato dalla quantità e qualità delle proposte e delle attività sviluppate negli ultimi mesi. E’ evidente che urge un rilancio”, chiosa l’assessore al turismo, Giorgio Ripani.
“Nelle prossime settimane, come anticipato al direttivo della Consulta, l’Amministrazione Comunale procederà infatti a stimolare gli oltre 1700 giovani rientranti nella fascia d’età dell’organo ad avvicinarsi alla politica locale e ad offrire un contributo all’interno dell’assemblea giovanile. Come Cavatassi ricorderà, io feci parte della maggioranza che fortemente volle l’organo che presiede. A distanza di 5 anni però mi duole constatare che gli obiettivi di partecipazione e condivisione giovanile che ci eravamo prefissati sono stati disattesi. Prova ne è che l’attuale direttivo di 7 membri è stato eletto da 12 aventi diritto al voto. Mi auguro che il presidente sia in grado di avvicinare quanti più giovani possibile, nelle attuali condizioni l’organo giovanile ha perso credibilità”, conclude il Sindaco Domenico Piccioni.