E finito sotto processo per due procedimenti (uno con il rito abbreviato a 3 anni nel 2012), per peculato, truffa, falso e accesso abusivo al sistema informatico.
La Suprema Corte, che ha accolto il ricorso presentato dall’avvocato Guglielmo Marconi sulla condanna di 2 anni e 4 mesi arrivata in appello, hanno stabilito che il reato era estinto per prescrizione.
Resta in piedi, invece, il risarcimento al Comune di Tortoreto di mezzo milione di euro: Ente che si è costituito parte civile attraverso l’avvocato Gabriele Rapali. E che ora potrà chiedere la somma o comunque il sequestro conservativo dei beni fino a soddisfazione.