Il 34enne, di Corropoli ma originario a Torano, era in carcere da febbraio scorso per il tentato omicidio della 39enne ex convivente Giusy Montecchia sul lungomare di Tortoreto.
La decisione, a cui si è opposto il pm Enrica Medori, è stata presa in base alla perizia psichiatrica disposta dal gip Marco Procaccini e affidata allo psichiatra, Luigi Olivieri, con il rito dell’incidente probatorio in accoglimento della richiesta fatta nei mesi scorsi dalla difesa del giovane rappresentata dagli avvocati Gennaro Lettieri e Claudio Iaconi.
La perizia, infatti, aveva definito Fabiano Cistola sostanzialmente capace di intendere e di volere e lo era anche quando ha accoltellato la sua ex, evidenziando però l’incompatibilità dell’uomo con il regime carcerario per uno stato depressivo che si è aggravato durante la detenzione. La misura cautelare quindi viene modificata per permettere al 34enne di poter seguire tutte le terapie previste per la sua forte depressione, in attesa del processo.
Secondo la ricostruzione fatta da investigatori e inquirenti quella mattina del 22 febbraio scorso, il 34enne, dopo aver squarciato la gomma della macchina della ex fidanzata con un taglierino, sarebbe tornato nella sua abitazione per prendere il coltello da cucina con cui pochi minuti dopo aveva sferrato i sei fendenti alla donna colpendola al ventre e al torace.
Cistola, aveva lasciato su un mobile un biglietto con cui chiedeva scusa ai familiari e annunciava l’intenzione di togliersi la vita ma dopo l’aggressione fu bloccato da alcuni passanti che avevano assistito alla scena drammatica. Poco dopo fu arrestato nelle vicinanze dai carabinieri.
I due si erano lasciati dopo una convivenza durata sette anni, l’uomo però aveva tentato, invano, di tornare insieme alla sua ex. Dopo l’aggressione Giusy Montecchia fu ricoverata nel reparto di rianimazione a Teramo, per poi essere trasferita in un centro di riabilitazione nel pescarese.