Torna finalmente attivo il centro per l’Alzheimer: troppo pochi i posti letto in tutta la Regione

Secondo il sindaco di Giualianova, Jwan Costantini, la Rsa del bivio Bellocchio tornerà operativa e ospiterà 24 pazienti del teramano dislocate fuori regione.

L’attenzione e la cura che si riesce a riservare alle persone più deboli e indifese, è ciò che permette di dare una vera e propria grammatura della società in cui si vive. Prendersi cura degli ammalati è una missione che non va mai sottovalutata, e cercare di farlo tenendoli il più vicino possibile alla propria terra e ai propri cari, è una parte di quella missione che contribuisce in una riuscita quanto più efficace possibile.

CENTRO ALZHEIMER
CENTRO ALZHEIMER abruzzo.cityrumors.it

Questo pare essere l’intento di Jwan Costantini quando, qualche giorno fa, ha riferito che la Rsa (Residenza sanitaria assistita) del bivio Bellocchio, tornerà finalmente operativa. Nonostante questa possa sembrare solo una bella notizia, le opposizione attaccano le modalità di riapertura, per i posti letto che saranno disponibili e per tutte le attività collaterali che si svilupperanno all’interno della medesima struttura.

Il problema della Rsa

La Residenza sanitaria assistita del bivio Bellocchio riaprirà entro il 15 aprile. Lo conferma il sindaco di Giulianova Jwan Costantini. La struttura disporrà di 24 posti letto, riservati ai malati di Alzheimer attualmente dislocati in strutture fuori dall’Abruzzo. Come precisa Costantini infatti “è importante il riavvicinamento a casa di queste persone, che hanno bisogno di assistenza e della vicinanza dei propri cari”.

Nuova apertura
Nuova apertura abruzzo.cityrumors.it

La struttura, la cui costruzione è terminata nel luglio del 2015, non è mai entrata in funzione per quelle che erano le funzioni preposte, cioè una residenza per malati di Alzheimer o demenze. La prima apertura è avvenuta soltanto nell’aprile del 2020, in piena pandemia da Covid, per poi essere chiusa nuovamente solo nell’ottobre del 2022. A riaccendere le speranze, il finanziamento di 3.5 milioni da parte della Regione Abruzzo, per una ristrutturazione.

Se tutti però speravano che la struttura riprendesse a funzionare per come era stata pensata, ovvero con 40 posti letto, in tanti sono rimasti delusi nello scoprire che la Regione e l’Amministrazione, di comune accordo, hanno optato per un taglio dei posti letto a 24 e accorpare, nella stessa struttura, gli uffici e alcuni servizi del distretto sanitario, oltre alla guardia medica e ai servizi di sanità pubblica, igiene degli alimenti e nutrizione.

Questa scelta non è stata recepita bene dalle opposizioni: a scagliarsi, in maniera critica, contro l’Amministrazione sono stati prima Valentina Piccione, consigliera di Azione e poi Franco Arboretti dell’associazione politica ‘Il Cittadino Governante’, che ha definito questa “una scelta sbagliata che penalizza la città e creerà disagi ai cittadini, perché la sede è difficilmente accessibile e con pochi parcheggi”.

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